FIRENZE โ Questa mattina si รจ tenuta in Consiglio regionale lโaudizione dellโassessore allโambiente e allโenergia Anna Rita Bramerini in III e VI Commissione per lโillustrazione degli emendamenti al PAER, con particolare riferimento a quelli che la Giunta ha presentato a settembre sulla geotermia.
Lโemendamento al PAER sulla geotermia in Toscana parla chiaro: lo sviluppo dellโalta entalpia nelle aree tradizionali, che ha storicamente caratterizzato lโattivitร geotermoelettrica in Toscana, รจ previsto e avverrร subordinandolo allโimpiego di tecnologie impiantistiche e pratiche gestionali altamente efficienti per evitare o comunque contenere i possibili impatti e assicurare un impatto ambientale complessivo migliore di quello giร garantito con le ultime autorizzazioni rilasciate in materia.
Diverso il discorso relativo allโAmiata, dove il riassetto della concessione di Piancastagnaio e lโautorizzazione rilasciata per la costruzione della centrale denominata Bagnore ( giunta attorno ai 100 MW di potenza installata) rappresentano il punto di equilibrio tra lo sfruttamento della risorsa con le migliori tecnologie oggi impiegate e la vocazione socio economica dei territori.
LโAmiata ha cosรฌ contribuito agli obiettivi che con il burden sharing lo Stato ha assegnato alla Regione Toscana.
Questi indirizzi sono stati illustrati anche ai sindaci dei comuni geotermici, che lโassessore ha incontrato nella giornata.
Per quanto riguarda la media entalpia, a fronte delle numerose domande presentate alla Regione, a seguito della liberalizzazione voluta dallo Stato nel 2008, il PAER introduce criteri di valutazione da usare giร nella fase dei permessi di ricerca, per favorire uno sviluppo sostenibile.
Per questo, in sede di valutazione della domanda di concessione dovrร essere assicurata una distribuzione delle centrali geotermoelettriche sul territorio regionale volta ad evitare eccessivi livelli di concentrazione, nello specifico il cosiddetto โeffetto cumuloโ, la collocazione delle centrali nelle aree a destinazione produttiva ove compatibile con i risultati della ricerca, una valutazione positiva sulle ricadute economiche e sociali che il progetto industriale presentato comporta tenuto conto della vocazione del territorio di riferimento e la compensazione a vantaggio del territorio su cui insistono gli impianti.
I presidenti delle Commissioni, al termine della presentazione, hanno stabilito che faranno le audizioni dei sindaci dei Comuni interessati.