GROSSETO – Il mito della storia e della storiografia al centro del prossimo incontro della Fondazione Bianciardi, venerdì 12 dicembre alle ore 18, con il grande storico Luciano Canfora e il suo ultimo libro “Il presente come storia”.
L’uso pubblico della storia, il suo legame con il potere, il revisionismo sono i punti focali su cui si poggia l’interesse di Canfora: “compito dello storico è quello di districarsi tra i documenti e le invenzioni letterarie”. E se ben letto, come recita il sottotitolo, “il passato ci chiarisce le idee”, ripulendo le mitologie che intorno ai fatti storici vengono costruite.
Canfora, che sarà intervistato da Fabio Canessa, attualmente è professore ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari e coordinatore scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino.
Per Luciano Canfora scrivere storia vuol dire lottare contro gli effetti del progressivo allontanamento dai fatti. Compito dello storico è dunque quello di districarsi tra i documenti e le invenzioni letterarie, in bilico sul limitare di congetture che tentano di scrutare ciò che le fonti non dicono. In queste pagine l’autore interroga l’antichità a proposito di grandi questioni sempre vitali, se non addirittura pungenti, come la giustizia, la cittadinanza, la libertà, il falso: ricordandoci che l’aver avuto ragione “è esso stesso un elemento storico, cioè soggetto al mutamento”.