GROSSETO – Diocesi in lutto per la scomparsa di Affrico Dondolini, una perdita che colpisce una intera comunità. «Ho conosciuto il professor Dondolini nell’ultimo tratto della sua esistenza terrena e di lui ho apprezzato la serietà, la dedizione, l’attaccamento forte alla Chiesa di Grosseto e il desiderio vivo che la comunicazione avesse un posto importante nel cammino della diocesi. Nonostante la stanchezza ha continuato a curare la realizzazione del settimanale diocesano ‘Rinnovamento’ con grande impegno fintanto che le forze glielo hanno consentito. Ci ha offerto la testimonianza di un laico seriamente impegnato per il regno di Dio». Così il vescovo Rodolfo ricorda la figura del professor Affrico Dondolini, deceduto oggi all’ospedale Misericordia di Grosseto dove si trovava ricoverato da giorni.
I funerali saranno celebrati domani (martedì 9 dicembre) alle ore 14.30 nella chiesa della Beata Teresa di Calcutta, parrocchia in cui ha vissuto il suo cammino di fede negli ultimi anni. La salma sarà poi trasferita al cimitero del Bagnolo per la sepoltura.
«Sono stato in ospedale a trovarlo poco più di una settimana fa – prosegue il vescovo – e ho trovato un uomo di profonda fede, che, pur nella sofferenza, era fiduciosamente abbandonato nelle mani di Dio. Ho visto i suoi occhi illuminarsi nel vedere il vescovo della Chiesa che tanto ha amato essere lì con lui. Abbiamo pregato insieme e credo che quello sia stato il gesto più bello che potevamo donarci reciprocamente».
Il professor Affrico Dondolini era nato a Santa Fiora l’11 agosto 1933, sposato con la signora Graziella, era padre di due figli. Laureato in Pedagogia, era arrivato a Grosseto nel 1964 e dal 1966 è stato direttore didattico nel capoluogo, unendo all’impegno professionale un forte impegno nell’apostolato cattolico nell’Azione Cattolica, nella Parrocchia del Sacro Cuore dove per molti anni è stato componente del consiglio pastorale parrocchiale, nel consiglio dei maestri cattolici. Sempre molto attento ai temi dell’impegno sociale e politico dei cattolici italiani, ha offerto il proprio impegno e le proprie competenze culturali nelle esperienze avviate in tal senso in diocesi, sia nel centro culturale Bachelet che nel centro culturale Ildebrando da Soana. Fu anche direttamente impegnato nella politica attiva, sia come dirigente di partito, che nelle istituzioni. Fu infatti consigliere comunale di Santa Fiora dal 1960 al 1964 e dal 1964 al 1970, periodo quest’ultimo in cui fu eletto anche consigliere provinciale. Alle consultazioni regionali del 6-7 giugno 1970 fu eletto consigliere regionale della Democrazia Cristiana con oltre 5200 preferenze e fu componente della commissione Agricoltura. Fu anche presidente del Co.re.co, dell’Aido, segretario provinciale dello Snals e giudice onorario del tribunale dei minori di Firenze.
Il vescovo Angelo Scola, agli inizi degli anni ’90, gli affidò il servizio di coordinatore di Rinnovamento, il dorso diocesano del settimanale cattolico Toscana Oggi, nel quale ha speso oltre vent’anni del suo servizio alla Chiesa di Grosseto, sempre con dedizione e premura affinché il giornale avesse una diffusione ed un radicamento sempre più capillari all’interno della comunità cristiana.