di Sabino Zuppa
ALBINIA – Si svolgerà in settimana l’incontro chiave per la riapertura della scuola materna di Albinia. Lo ha già annunciato il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti, sui social network, visto che i lavori di ristrutturazione dell’edificio danneggiato dall’alluvione del novembre 2012 stanno volgendo al termine e ci sarà da organizzare l’attività di trasloco insieme a tutti i protagonisti della vicenda, bambini in primis.
«Durante la prossima settimana ci sarà un incontro importante al quale, oltre al Comune di Orbetello, parteciperà il direttore dei lavori, la dirigente scolastica ed alcuni rappresentanti dei genitori – spiega la Paffetti – sarà l’occasione per cominciare a pianificare il trasferimento dei ragazzi che dovrebbe avvenire subito dopo le vacanze natalizie. In precedenza avevamo pensato di approfittare proprio dello stop scolastico per fare lo spostamento di banchi e quant’altro, ma vista l’assenza degli insegnanti che saranno presumibilmente a riposo, abbiamo pensato di farlo a gennaio chiudendo la scuola durante qualche giorno feriale. Il direttore dei lavori dovrà dirci quando la scuola sarà disponibile in modo che, di conseguenza, tutta l’attività potrà essere organizzata».
«Tra l’altro tengo a precisare che abbiamo aggiunto altri 94 mila euro ai 546 già stanziati dalla Regione Toscana per permettere alcune migliorie ed alcuni lavori aggiuntivi che si sono resi necessari via via che andavamo avanti nell’opera. Abbiamo allargato le classi e migliorato l’isolamento del tetto così che i bambini possano starci in maniera più che confortevole. Appena saranno trasferiti si continuerà poi con il programma riguardante anche le altre scuole – conclude la primo cittadino – trasferiremo le prime classi delle elementari al posto dei più piccoli, per evitare che debbano fare le scale con il peso della cartella e, in breve tempo, dovrebbe essere approvato anche il progetto per la demolizione per la elementare danneggiata, così da cominciare a pianificare il futuro anche per quella fascia di età dei ragazzi di Albinia.»