GROSSETO – Dopo le molte polemiche di questi giorni sull’Imu sui terreni agricoli è giunta, due giorni fa, la notizia di una proroga dei pagamenti. Il provvedimento continua a far parlare, vi proponiamo una veloce carrellata sugli interventi di questi giorni:
«La nostra richiesta di posticipare il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli è stata accolta – commenta la presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti -. La scadenza ravvicinata del 16 dicembre metteva in grave difficoltà i Comuni, che già hanno provveduto agli assestamenti di bilancio, e che rischiavano di trovarsi nell’effettiva impossibilità di comunicare ai cittadini le variazioni nelle esenzioni e conseguentemente di riscuotere i pagamenti dovuti».
«Il Governo ha immediatamente colto la necessità del rinvio del pagamento dell’Imu agricola e della definizione di un adeguato criterio per la delimitazione dei terreni agricoli interessati – è quanto afferma il presidente della Coldiretti di Grosseto Francesco Viaggi nel sottolineare – l’importanza di confermare la fondamentale scelta di differenziare l’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoltori professionali». «Il rinvio del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli – aggiunge il direttore Andrea Renna – non è che la vittoria di una battaglia, adesso non bisogna abbassare la guardia. Coldiretti Grosseto accompagna la soddisfazione per questa notizia alla preoccupazione di aver solo rinviato un appuntamento certamente negativo che, comunque, mette in crisi le imprese agricole.»
«Considero un gesto apprezzabile di buon senso la decisione del governo di rinviare il pagamento dell’Imu agricola previsto per il prossimo 16 dicembre – afferma l’on. Luca Sani, presidente della XIII Commissione agricoltura – Proprio in questi giorni abbiamo spiegato al Mef che la scadenza troppo ravvicinata stava mettendo in grandissima difficoltà Comuni, aziende e cittadini, e che i criteri adottati per determinare le esenzioni erano inappropriati. Il governo ha capito ed ha preso una decisione importante, prendendo tempo in vista di una modifica sostanziale del decreto».
L’amministrazione comunale di Manciano, in una lettera indirizzata, nei giorni scorsi, al presidente del consiglio Renzi ed a tutti i ministeri coinvolti, ha richiesto con forza, l’inserimento di una norma in cui si sopprime l’applicazione dell’IMU sui Terreni Agricoli nei comuni colpiti da calamità naturali. «Francamente crediamo che questa misura sia il minimo, per rispettare un territorio come il nostro che ha subito per colpe non proprie la seconda alluvione in due anni – afferma il sindaco Marco Galli -. Quanto richiesto è tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile, vediamo se il presidente del consiglio avrà la volontà politica di farlo. Assurda una manovra di questo tipo che colpisce i cittadini più deboli ed un settore in forte crisi come quello agricolo, ed ancor più inaccettabile ci sembra farla sui territori alluvionati, come il nostro comune».
«Per assurdo, secondo il provvedimento del Governo, un terreno sopra i 600 metri non paga l’Imu anche se molto redditizio, mentre un terreno sotto i 600 metri (anche di poco) lo paga anche se a bassa redditività – afferma Enrico Rabazzi della Cia -. Oramai possiamo parlare senza giri di parole di attacco fiscale all’agricoltura, basti pensare anche alla vicenda del gasolio che colpisce ancora una volta proprio il nostro settore, ma questo dell’Imu è senza dubbio lo schiaffo più doloroso e che fa più rabbia».
«Prendiamo atto che il Governo, sia pure informalmente, si è impegnato a rinviare il termine del 16 dicembre per il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli montani e collinari, per i quali è stata disposta la revisione che rendeva tassabili terreni che finora non lo erano. Si tratta di una dichiarazione del Sottosegretario del Ministero delle Finanze, dopo la quale attendiamo un provvedimento ufficiale, presumibilmente nella forma di decreto legge, perché ad oggi non viene fatta menzione del termine per le ripresa dei pagamenti – Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura Grosseto, mette le mani avanti e, nel ribadire come la proroga sia insufficiente, afferma con vigore che quella che il Governo vorrebbe applicare è una tassa iniqua e quindi da abolire -. Trecentocinquanta milioni di euro sono già stati spesi per coprire gli 80 euro del Bonus fiscale, pertanto rimandare il problema non significa risolverlo».
«La revisione Imu sui terreni agricoli per compensare i tagli ai Comuni è una follia che mette in difficoltà tutti – Romina Sani, sindaco di Cinigiano e assessore con delega all’agricoltura dell’Unione dei Comuni montani Amiata grossetana, commenta il decreto sulle esenzioni dei terreni montani. – Compensare il nuovo taglio al fondo di solidarietà comunale con la revisione delle esenzioni Imu sui terreni agricoli montani – commenta Romina Sani, sindaco di Cinigiano e assessore con delega all’agricoltura dell’Unione dei Comuni montani Amiata grossetana – è una follia che mette in grave difficoltà i Comuni coinvolti. Attuando tali decisioni le amministrazioni comunali rischiano di trasformarsi in nemici dei cittadini, è dunque necessario far sentire la nostra voce e ribadire la nostra contrarietà. Accogliamo con piacere il rinvio del termine per il pagamento dell’Imu sui terreni ex montani a giugno prossimo – conclude Sani -, con l’auspicio che il governo sfrutti questi mesi di proroga per rivedere i criteri di individuazione, ma, soprattutto, la politica tributaria con ricadute a livello locale. Solo così saremo in grado di non penalizzare ulteriormente i contribuenti già fortemente spremuti».
E proprio per parlare di Imu agricola il comune di Magliano in Toscana ha organizzato un’assemblea pubblica nella sala del consiglio comunale per martedì 9 dicembre alle 21. «La notizia del rinvio del pagamento a Giugno prossimo di certo non risolve, ma sposta solo di sei mesi il problema – afferma il sindaco Diego Cinelli – in quella sede inizieremo la petizione che sarà presentata al governo, ma sarà anche l’occasione di confronto sulle iniziative da intraprendere e proposte da condividere insieme».