di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Le dichiarazioni del Partito Democratico orbetellano degli ultimi giorni stimolano il ritorno sulla scena politica di Stefano Covitto, ex assessore della giunta Matteoli ed attuale consigliere comunale di minoranza che si dichiara sorpreso «dell’atteggiamento del Pd locale che, per difendere l’attuale amministrazione, attacca quella passata. Si evince da questo atteggiamento solamente la necessità di difendere l’indifendibile, sperando di mascherare l’attuale incapacità amministrativa. Un centrosinistra sofferente di una specie rara di sindrome politica di Peter Pan, incapace di uscire dalla campagna elettorale del 2011, incapace di dettare una propria politica di governo del territorio organica e capace di dare risposte ai cittadini. Dopo 4 anni di amministrazione non si può continuare a dare la colpa dell’attuale situazione a chi c’era prima».
«Hanno avuto tutto il tempo necessario per avviare progetti, realizzare riqualificazioni e molto altro – aggiunge Covitto -. Avevamo lasciato pianificazioni e risorse economiche, anche grazie ad una consona gestione del patrimonio comunale: ma niente ha trovato compimento cercando, sotto l’insegna del cambiamento, di non attuare quello che era stato previsto. Viene da sorridere nel leggere la felicità del Pd per la sostituzione di qualche materassino nella palestra di Fonteblanda. Se anche 4 anni fa fossero stati così, se ne sono accorti solo ora, dopo le polemiche? Forse saranno stati vecchi, ma certamente non antigienici».
«Questa è gestione ordinaria, dovrebbero invece gioire quando riusciranno a spendere i 400 mila euro previsti nel bilancio 2014 per la messa in sicurezza della scuola elementare di Fonteblanda e della palestra. Ma ad oggi, oltre ad annunci dove si dichiaravano opere realizzabili in tempi brevi, non vi sono atti finalizzati ad avviare i lavori se non un progetto preliminare e probabilmente gli alunni torneranno a scuola a settembre sempre nella stessa condizione. E dopo 4 anni – conclude Covitto – si vantano di aver sostituito dei materassini all’insegna del cambiamento tanto decantato e per il quale avevano chiesto fiducia ai cittadini».