GROSSETO – La stagione dei funghi non accenna a finire, complici le alte temperature, e la Asl 9 ha deciso di prolungare l’apertura degli sportelli dell’Ispettorato micologico fino al 12 dicembre.
Aperti a ottobre, infatti, dovevano essere chiusi dal 28 novembre, ma la proliferazione di funghi, in particolare in questo ultimo fine settimana, ha indotto l’Azienda a prolungare l’orario in tutto il territorio, ad esclusione dello sportello di Arcidosso.
Questi gli orari e le sedi fino a venerdì 12 dicembre:
• Grosseto – Villa Pizzetti, viale Cimabue (edificio a destra del cancello principale), telefono 0564/485605, 483613 – 483626 – 483698 – 483699; lunedì, martedì, venerdì dalle 13 alle 14; giovedì dalle 17 alle 19.
• Follonica – Distretto sanitario, viale Europa, telefono 0566/59516 – 59585; lunedì e venerdì alle 13 alle 14;
• Massa Marittima – uffici amministrativi, viale Risorgimento, telefono 0566/909408; il mercoledì dalle 13 alle 14.
• Manciano – via Campolmi, telefono 0564/618008; il lunedì dalle 13 alle 14;
L’ispettorato micologico della Asl 9, è un servizio gratuito, a cura dei micologi dell’Azienda, rivolto ai cercatori di funghi per autoconsumo, in caso di dubbi sulla qualità delle specie raccolte.
A tutela della propria salute, infatti, è molto importante fare massima attenzione ai funghi raccolti e, se non si è assolutamente certi che siano commestibili, prima di cucinarli, è bene portarli in una delle sedi dell’ispettorato più vicine e farli vedere dal micologo; l’unico che può affermare con certezza se possono essere mangiati.
Da ottobre, inoltre, sono attivi anche i turni di pronta disponibilità per il personale dell’Ispettorato micologico, che collabora con i medici dei Pronto soccorso, in caso di sospetta intossicazione da funghi, per stabilire la specie e somministrare l’adeguata terapia ai pazienti.
Come spiega Leonardo Ginanneschi, responsabile dell’Ispettorato micologico della Asl 9, “quando ci si rivolge allo sportello, è importante portare con sé tutti i funghi trovati, integri e ben conservati per facilitarne il riconoscimento. E in caso di sospetta intossicazione, chi si reca al Pronto soccorso dovrebbe portare gli avanzi dei funghi consumati o i resti delle puliture, in modo da facilitare l’identificazione da parte dei micologi che collaborano con il personale medico. Le intossicazioni, infatti, avvengono quasi sempre per errori di valutazione dei segni che si trovano sui funghi: i colori, le forme non corrispondenti, gli odori confusi, i sapori scambiati, tutti particolari che solo un occhio esperto può facilmente individuare.
Bisogna, inoltre, fare attenzione – conclude Ginanneschi – anche alla conservazione dei funghi commestibili. Come tutti i prodotti deperibili, vengono facilmente aggrediti da parassiti e da muffe che possono renderli tossici, soprattutto se vecchi, mal conservati o poco cotti”.