Torna l’appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”
a cura di Marco Gasparri*
Secondo i dati dell’ Osservatorio Multicanalità, 3,7 milioni di italiani utilizzano ormai regolarmente il canale della vendita online per effettuare i propri acquisti, mentre il 29% circa degli italiani ha eseguito almeno una volta nella vita una transazione interamente in rete.
Perciò oggi, in un momento drammatico per la nostra economia, l’e-commerce rappresenta uno dei settori a più alto e sicuro rendimento. In Italia, dove la crisi ha ridotto all’osso le opportunità di investimento, le vendite online hanno superato la soglia degli 11 miliardi di euro, facendo registrate una crescita a doppia cifra del 18% nell’ultimo anno. Fra le aree più redditizie nel campo delle vendite online si segnala quella turistica che ha visto moltiplicare i propri fatturati e che rappresenta effettivamente il 43% del totale dei prodotti venduti sul web. Anche abbigliamento ed elettronica stanno al passo, sfruttando molto bene la diffusione del web anche grazie a palmari e smartphone.
In questo quadro idilliaco, tuttavia, la parte del leone la fanno i grandi store e marchi on line. Difficilmente, infatti, la piccola e media impresa può avere accesso ad un sistema e-commerce per percorrere nuovi mercati.
Finalmente pare che il Governo se ne sia accorto e con il decreto 145/2013 “Interventi urgenti di avvio del piano Destinazione Italia, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015”, il Ministero dello Sviluppo Economico concederà dei finanziamenti a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili alle imprese che effettueranno degli investimenti digitali.
Votato in parlamento, e approvato alla fine con 121 voti favorevoli e 91 contrari, promette, attraverso misurati finanziamenti per l’e-commerce, di fornire un grosso sostegno all’economia italiana attuale andando a pompare denaro proprio in quei settori considerati più promettenti dai mercati internazionali.
Il voucher da 10.000 euro potrà essere utilizzato per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce e per finanziare la formazione qualificata del personale in campo ICT.
L’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese, invece, gestirà le procedure di distribuzione dei fondi relativi all’internazionalizzazione.
Il decreto prevede infine la concessione di mutui a tasso zero per l’avvio di nuove imprese di piccole dimensioni nel caso in cui il capitale sociale sia composto per più della metà da giovani imprenditori fra i 29 e i 35 anni o da donne. Il provvedimento che include anche il settore dell’e-commerce (così come quello del turismo) è però limitato alle imprese considerate di piccole dimensioni e si estenderà fino ad un tetto massimo di 1,5 milioni di euro.
Insomma i finanziamenti per e commerce 2014 diventeranno presto, a quanto pare, una felice realtà per tanti piccoli imprenditori.
* Marco Gasparri è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di comunicazione e marketing. Si occupa da sempre di innovazione e di divulgazione di nuovi media e tecnologie.
Per info e contatti con Marco Gasparri: m.gasparri@kalimero.it