GROSSETO – Un nuovo ingresso impreziosisce la partnership del progetto Life+ Medwolf. Anche il Corpo Forestale dello Stato, infatti, entra a far parte del progetto, assumendo l’incarico dell’istituzione di due squadre antibracconaggio e una squadra cinofila antiveleno che opereranno sia nel territorio della provincia di Grosseto, area di azione del Progetto Medwolf, che in ambito regionale. L’estensione dell’attività a livello regionale comporta un ulteriore beneficio, aumentando significativamente la portata e l’efficacia dell’azione C6 (attività antibracconaggio).
“Il coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato – affermano i partner del progetto Medwolf – apporta un grande valore aggiunto dovuto alle specifiche competenze del Corpo Forestale anche tramite progetti europei già conclusi. Progetti come il Life+ Antidoto nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso, e ancora in corso in essere quali il progetto Life+ Wolfalps nell’area alpina del Paese, e ha in itinere la prosecuzione dell’azione con la formazione di altre unità cinofile antiveleno con il progetto Life+ Pluto, anch’esso nell’area del Parco del Gran Sasso”.
L’attività delle squadre antibracconaggio verrà mantenuta, con cadenza regolare, durante tutto lo svolgimento del Progetto con sopralluoghi da parte della squadra cinofila, oltre a quelli necessari per il mantenimento della formazione dei cani, e uscite da parte delle due squadre antibracconaggio. Le attività delle tre squadre verranno mantenute con regolarità anche al termine del progetto Life in considerazione del fatto che il Corpo Forestale dello Stato è una forza di polizia specializzata nel contrasto agli illeciti ambientali e ha tra i propri compiti anche la repressione dei reati contro la fauna protetta e gli atti di bracconaggio e avvelenamento.