GROSSETO – «Riteniamo opportuno che tutti i cittadini vengano a conoscenza che questa mattina in comune si è consumata l’ennesima farsa. Il consiglio comunale, regolarmente convocato, è saltato per mancanza del numero legale. La gravità dell’accaduto sta nel fatto che all’ordine del giorno vi erano mozioni ed altri atti presentati dalla minoranza, di cui sei dal Movimento 5 Stelle, che avevano subito stessa sorte nei quattro precedenti consigli». E’ questo il parare dei pentastellati per voce del consigliere comunale Giacomo Gori. «Di fatto è dal luglio 2014 che la maggioranza sta sistematicamente boicottando le iniziative del Movimento 5 Stelle, facendo mancare sempre il numero legale, per evitare di trovarsi nella scomoda condizione di doversi esprimere su temi che evidentemente non le aggradano».
«Si tratta di questioni importanti, quali i rifiuti, l’autostrada tirrenica, i diritti dei lavoratori colpiti da malattia grave o prolungata, o il taglio delle pinete, che oltre ad essere fortemente di attualità, sono anche di grande interesse per le tasche dei cittadini – aggiungono dal Movimento 5 Stelle -. E’ in atto una vera e propria censura fondata sull’arroganza dei numeri, che nulla ha a che vedere con gli interessi della collettività ed il rispetto della stessa, oltre che delle Istituzioni e delle loro funzioni».
Per superare questa prassi, il Movimento 5 Stelle sta preparando una proposta di delibera in cui viene previsto un diverso modo di compilazione dell’ordine del giorno e del Consiglio Comunale, in virtù del quale delibere e mozioni dovranno essere avvicendate nella discussione: «Nel testo, sarà prevista la non assegnazione dei gettoni di presenza, nel caso in cui non vengano discussi tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno – precisano – e lo svolgimento delle adunanze in orario tardo pomeridiano, onde consentire una più ampia partecipazione del pubblico».