GROSSETO – La normativa regionale in materia di inquinamento acustico che sta destando, in questi giorni, tanto interesse, è una problematica che Ascom Confcommercio Grosseto segue da tempo. «Come associazione – ribadisce il direttore Paolo Coli – stiamo affrontando il problema dall’inizio dell’anno, già per la difficoltà che noi in primis dovevamo superare per la realizzazione degli eventi, dalla Festa della Birra a Piazze d’Europa, che sono stati messi seriamente a rischio». La Confcommercio si sta muovendo a livello regionale, avendo aperto un tavolo di confronto per la modifica del regolamento. Su sollecitazione di Ascom Grosseto, tutte le Confcommercio provinciali della Toscana si sono attivate per presentare, a breve, una proposta alla Regione. A livello locale, invece, i responsabili sindacali di Ascom già due settimane fa hanno avuto un confronto sulla dibattuta questione con l’amministrazione del comune capoluogo.
Inoltre Confcommercio ha anche spronato gli associati a partecipare alla petizione presentata in Comune. «E’ da mesi che continuo a ripetere che il tetto massimo dei decibel stabilito dal regolamento regionale è talmente limitante – conclude Coli – da essere incompatibile con gran parte delle attività. Così come che ci troviamo di fronte all’ennesima norma che si applica erroneamente ‘a pioggia’ su tutto il territorio regionale, non considerando le differenze tra stagioni, luoghi e abitudini, che si applica indifferentemente dalla montagna in inverno alle località di mare d’estate. E’ per questo che da mesi ci stiamo attivando su tavoli regionali per arrivare ad un cambiamento della norma stessa. Noi preferiamo lavorare e dopo parlare».
Sulla vicenda interviene anche Confesercenti, in risposta a Stefania Laurenti, consigliere comunale: «Non ci siamo accorti solo adesso “del problema del rumore”, avendo partecipato agli incontri istituzionali con l’assessore Tei, in sede di regolamentazione, ed ancor prima con chi lo ha preceduto, visto che il regolamento esisteva già, e l’evoluzione dello strumento riguarda i contenuti, così come ci siamo confrontati a livello regionale con l’assessore Bramerini, attraverso la nostra organizzazione. Siamo fatti così, crediamo ancora che il confronto con le Istituzioni e chi le rappresenta sia il modo più corretto, efficace e perché no democratico di raggiungere i migliori risultati possibili. Riteniamo di poter legittimamente assumere un’iniziativa politica, visto che siamo un’organizzazione di rappresentanza delle imprese».