GROSSETO – E’ stato un tavolo di lavoro “operativo”, alla presenza del Prefetto e dei massimi rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, quello che Ascom Confcommercio Grosseto ha organizzato a Palazzo Aldobrandeschi in occasione della “Giornata della legalità 2014”.
La seconda edizione dell’iniziativa “Legalità, mi piace” voluta dalla confederazione a livello nazionale ha coinvolto, nella stessa giornata, oltre 90 associazioni territoriali e più di 30 mila imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.
Nel dibattito grossetano è stato fatto il punto della situazione sulle problematiche più urgenti e più insidiose che minacciano la vita del terziario locale.
In materia di contrasto della criminalità, il direttore di Ascom Paolo Coli, che ha moderato i lavori, ha puntualizzato: “E’ stata la nostra associazione a dare l’impulso alla realizzazione dell’importante progetto sulla videosorveglianza. Credo che ora sia necessario agire in materia di comunicazione. Dobbiamo cioè essere bravi a comunicare che il nostro territorio è controllato, che la soglia di attenzione è alta e che, in sostanza, la nostra città e la nostra provincia non sono zone dove la criminalità può mettere radici o proliferare”.
E siccome la legalità è un impegno che riguarda tutti, Confcommercio, come sottolineato ancora dal direttore, in questi ultimi mesi ha denunciato alle forze dell’ordine diversi casi di abusivismo o di irregolarità riscontrate in Maremma, a difesa dell’imprenditoria “sana”.
Ma si può fare di più, si può agire in materia di prevenzione. “L’illegalità ha tante sfaccettature – ha precisato nel suo intervento la presidente Carla Palmieri – E’ illegale tutto ciò che sta al di fuori delle regole. C’è una linea sottile, spesso, che divide il lecito dall’illecito. E’ fondamentale un’opera di sensibilizzazione per imparare a distinguere questo confine così labile, perché mai come oggi è decisivo incrementare e perseguire con ogni mezzo la cultura della legalità. Siamo chiamati a seminare oggi per raccogliere in futuro, ma anche ad iniziare a modificare da subito i nostri comportamenti. Da oggi in poi, facciamo solo acquisti consapevoli, smettiamo di creare domanda per fermare l’offerta illegale. E’ un dovere civico”.
Ognuno di noi si deve sentire coinvolto in questo impegno, nella quotidianità, nelle scelte che ogni giorno vengono fatte, perché a rischio c’è anche la salute, come spiegato durante l’incontro.
Tra le categorie merceologiche su cui bisogna fare più attenzione, senz’altro vanno annoverati i giocattoli. A sviscerare l’argomento è stata Eleonora Andreini in qualità non solo di presidente Terziario Donna Grosseto, ma soprattutto della terza generazione di una nota famiglia di imprenditori del settore. “Quando si tratta di acquistare un giocattolo, l’eccessiva economicità deve destare sospetto al consumatore e non ingolosire perché le aziende che commercializzano i giocattoli ‘legali’ – ha spiegato – necessariamente si presentano sul mercato con prezzi più cari e quindi apparentemente meno competitivi. Ciò è dovuto semplicemente ad una scelta del materiale di fabbricazione di maggiore qualità e conforme alle norme sulla salute e sicurezza dei prodotti vigenti in Italia, e quindi al dotarsi di tutte le giuste e numerose certificazioni”.
In materia di abusivismo commerciale, durante la giornata della “Legalità mi piace” sono emersi i problemi che riguardano il settore della ristorazione e della somministrazione di alimenti e bevande in genere.
“Sollecitiamo le istituzioni competenti ad incentivare controlli sul mondo della ristorazione e dell’intrattenimento notturno, svolti in particolare da ‘finti’ circoli privati, ricreativi o associazioni sportive, mentre sulle sagre vorremmo una maggiore attenzione sull’impiego delle risorse umane – ha puntualizzato Danilo Ceccarelli, presidente provinciale e consigliere nazionale Fipe (Federazione italiana Pubblici esercizi), nonché consigliere nazionale del Silb (Sindacato italiano Locali da ballo) – dove molto spesso vediamo minorenni impegnati oltre le ore 22, cioè oltre il termine consentito dalla Legge. Non possiamo più tollerare questa situazione. Chiediamo, in sostanza, stessi doveri e stessi diritti per tutti”.
In diretta via streaming da Roma, sono intervenuti per l’occasione il presidente nazionale Carlo Sangalli e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ma cosa è stato fatto in provincia per contrastare questi fenomeni? Il bilancio è stato tracciato per l’occasione dal Prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone. “La pianificazione di servizi mirati, nel periodo tra giugno e settembre – ha detto – ha consentito di effettuare sul territorio 153 controlli, che hanno portato alla denuncia di 63 persone ed al sequestro di 37.910 articoli, di cui 5.913 con marchi presumibilmente contraffatti”. Dall’8 agosto al 15 ottobre, sono 91 le operazioni positivamente condotte, 43 le denunce, ben 30.019 oggetti sequestrati per un valore stimato di oltre 1 milione e 800 mila euro.
“Prefettura e forze dell’ordine sono in prima linea nelle iniziative che riguardano la legalità – ha commentato il Prefetto di Grosseto –. Ma i nostri compagni di viaggio sono tanti, sono le istituzioni, le associazioni, i consumatori, i cittadini che devono acquisire consapevolezza. Non c’è risparmio laddove si alimentano disoccupazione e fiscalità. Abusivismo e illegalità producono un danno gravissimo alle imprese in regola e mettono a rischio la salute dei cittadini. Per questo sono auspicabili campagne educative che coinvolgano anche le scuole”.
Il comandante provinciale della Guardia di Finanza Massimiliano Giua ha lanciato un appello. “Sul territorio sono aumentate le segnalazioni che riguardano ipotesi di evasione fiscale – ha aggiunto – mentre sull’abusivismo commerciale e sulla contraffazione c’è ancora da lavorare in materia di sensibilizzazione. Le associazioni di categoria e le imprese hanno un ruolo importante. Aiutateci a collaborare a tutela dei consumatori, che significa anche tutelare le regole del mercato”.
“Insomma, “Legalità mi piace 2014” è stata una giornata molto positiva e propositiva in cui l’Ascom Confcommercio Grosseto e le istituzioni si sono confrontate in modo aperto e costruttivo – conclude l’associazione – e si sono date appuntamento per attuare di comune accordo quanto serva a migliorare la legalità sul nostro territorio”.