GROSSETO – «Complimenti a chi ha denunciato il maltrattamento del cane nei pressi della Questura di Grosseto pochi giorni fa ed anche a chi ha segnalato la cagnolina chiusa in un recinto senza acqua né cibo poi posta sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato». A parlare è Giacomo Bottinelli, responsabile provinciale Lav.
«È dovere di ogni cittadino che voglia dirsi civile procedere in questi casi coinvolgendo immediatamente le forze dell’ordine e le associazioni, spendendo la propria testimonianza e fornendo le proprie prove, spesso indispensabili – prosegue Bottinelli -. Troppe volte invece fatti analoghi passano sotto silenzio per una forma di omertà; oppure, non meno gravemente, ci si limita a vaghe segnalazioni con la pretesa di non esporsi e lasciando ad altri (associazioni, forze dell’ordine, veterinari) il compito di trovare testimonianze ed elementi».
«Il dovere di chiunque ci tenga alla giustizia è invece proprio quello di agire subito e in prima persona, come ha fatto chi ha avuto la prontezza di filmare la cagnolina presa a calci e di consegnare il video agli agenti di polizia – precisa la Lav -. È il cittadino testimone del reato che può fornire elementi di prova concreti. Se proprio il testimone si ritira, ci sono poche possibilità di salvare le vittime e di punire i colpevoli. Ancora complimenti, anche alle forze dell’ordine che, in questo caso, non hanno lasciato soli i cittadini onesti e gli animali indifesi, nella speranza che la giustizia faccia il suo corso».