GROSSETO – «Sarebbe importante avere un approccio diverso quando si va cambiare una condizione sostanziale nella vita dei cittadini e di una città. Con questo proseguo del taglio di storici pini in città aumenta la preoccupazione di ognuno di noi. Dove rivolgeremo il nostro sguardo per avere un minimo di relax psicologico attraversando la nostra città? dove troveranno un minimo di agio dalla calura nei torridi periodi estivi coloro che saranno costretti sempre più a rimanere in città? Non c’è un vero parco alberato a Grosseto. Con cosa continueremo ad ossigenare la nostra aria? Sembra che il motivo scatenante sia dovuto a voler rifare i marciapiedi e parti di viabilità. Il 9 settembre scorso presentammo come Lista Civica Grosseto Oggi una interrogazione consiliare all’assessore Monaci in merito al taglio dei pini in pineta. Siamo al 25 novembre ed ancora non è stata discussa in consiglio». Questo il pensiero di Massimo Felicioni, capogruppo in consiglio comunale di Grosseto Oggi che esprime preoccupazione per il taglio dei pini in città.
«Con il consiglio del 28 novembre, se gli argomenti che la precedono anche questa volta non saranno troppi, riusciremo a conoscere il “Monaci-pensiero”. Nel frattempo però, visto che non è stato possibile da parte dell’assessorato comunale competente essere informati di nulla come consiglieri comunali eletti, abbiamo deciso come lista civica presente in consiglio comunale di inoltrare come preannunciato una richiesta di inserimento discussione di metodi e contenuti per la prossima conferenza dei capigruppo – aggiunge Felicioni -. Non è possibile andare avanti così assistendo al prepotente passaggio di decisioni sopra la nostra testa, tra l’altro di decisioni come quelle di Biogas e taglio dei Pini che cambieranno radicalmente gli assetti del nostro grandioso territorio naturale, ma soprattutto la qualità e la salute della nostra vita».
«Personalmente non ho alcuna intenzione né come cittadino, né come consigliere comunale di dover accettare tutto ciò “a scatola chiusa” o addirittura, come accadrà per molti, uscire nel 2016 dalla mia legislatura come tacito corresponsabile. Abbiamo letto cosa pensa della gestione della Pineta l’Ordine Professionale dei Agronomi Forestali, ci piacerebbe sapere anche cosa pensa l’Ordine degli Architetti Paesaggisti in merito a questo scombinamento dell’ornato pubblico e dello skyline cittadino – prosegue Felicioni -. Le prospettive su scala nazionale sono quelle di tagliare per motivi legati al riscaldamento globale pini, palme, lecci, olmi, carpini, betulle per inserire piante non adulte di giunkgobiloba, l’ipè argentino, tigli, magnolie e altre piante tropicali. Milano sostituirà entro il 2015 20mila alberi soprattutto olmi e betulle, Napoli investirà 1 milione di euro all’anno per piantare 2.000 nuovi alberi. E Grosseto a parte rifare i marciapiedi o togliere l’ombra degli spettacolari ex storici pini dal piazzale antistante l’ingresso della Biblioteca Comunale utilizzata soprattutto dai giovani, cosa farà? È dato informare la città? Si dice che verranno reimpiantati lecci non adulti per problemi di attecchimento, esiste un progetto, un crono programma di tagli e reimpianti per zone ed anni? Quale è la rendicontazione del trascorso, del presente e del futuro, il dare avere per l’interesse pubblico? Quali sono le metodologie amministrative di gestione del taglio ed il ciclo? Crediamo che sia il minimo informare, anche se a posteriori, sia i consiglieri comunali che i cittadini tutti».