GROSSETO – Giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni. La Cgil di Grosseto, giovedì 27 novembre, ospita l’evento regionale con un presidio sotto la Prefettura al quale partecipano delegazioni di edili provenienti da tutte le province toscane.
«Incontreremo il prefetto e il sindaco-presidente della Provincia – spiega il segretario Claudio Renzetti – e presenteremo la nostra piattaforma in tema di investimenti necessari, politiche industriali, appalti e regolazione del mercato, sicurezza sul lavoro, regolarità e legalità, ammortizzatori sociali, pensioni e Tfr. La scelta di Grosseto non è casuale: abbiamo anche un tributo di morti che dimostra quali sono gli effetti della mancata prevenzione rispetto al vincolo idrogeologico, e vogliamo dimostrare con i fatti che potremmo fare prevenzione, dare lavoro, senza dover piangere i nostri morti e risparmiare contestualmente tanti soldi mettendo in sicurezza i territori».
La Camera del Lavoro di Grosseto partecipa alla campagna di mobilitazione per spiegare al Governo perché non condivide i tagli e le scelte in materia di lavoro, confrontandosi con le persone rispetto alle proposte alternative d’innovazione e cambiamento.
In questo solco una delegazione della Cgil grossetana pochi giorni è andata a spalare il fango a Massa Carrara. «Mercoledì – aggiunge Renzetti – partecipiamo allo sciopero e manifestazione della città di Livorno, che insieme a tutto il resto della costa toscana si sta trovando in una situazione di drammatica difficoltà. Mentre venerdì sarà una giornata di mobilitazione e di confronto, con le nostre sedi che resteranno aperte fino alle 23 per ospitare tante iniziative».
Venerdì prossimo, di buona mattina, i militanti della Cgil insieme alla rete degli studenti medi effettueranno un volantinaggio presso tutti i plessi scolastici superiori ed universitari della provincia.
In varie parti della provincia saranno allestiti banchetti per la raccolta di firme contro il taglio ai patronati e nell’ambito degli “scioperi al rovescio” che si stanno svolgendo, la Cgil ha adottato una rotonda del comune di Follonica, nella quale saranno garantiti nel tempo i necessari interventi di manutenzione.
Nel pomeriggio di venerdì, fino a tarda sera, ci saranno piccole iniziative musicali e l’incontro confronto con la rete degli studenti; un confronto che andrà anche oltre il jobs act, la legge di stabilità o la “riforma della buona scuola”.
Ulteriori iniziative sono già in programma per la prossima settimana: mobilitazione, assemblee, incontri pubblici, scioperi e scioperi al rovescio. «Perché – spiega ancora Renzetti – per noi sono entrambi importanti. Lo dico a chi ci ha detto che passiamo il tempo a scioperare: gli scioperi al rovescio iniziarono negli anni 50, attraverso la realizzazione di opere di pubblica utilità gruppi di disoccupati volevano dimostrare la loro presenza, il loro diritto a non essere dimenticati. La storia, purtroppo, si ripete e per guarire da questa malattia serve la medicina giusta, non una a caso».
«Il 12 faremo lo sciopero generale insieme alla Uil – conclude Renzetti – sono certo che sarà un grande sciopero generale e non sarà la prova di forza finale di chi non ha un futuro, daremo profondità alla nostra azione, con il sostegno che sentiamo crescere ogni giorno siamo organizzati per durare nel tempo e senza lasciare indietro nessuno nella quotidianità. Il nostro obiettivo non è lo sciopero, ma determinare un cambiamento per la nostra gente attraverso lo sciopero e quando si parla di valori diritti ed innovazione giusta la partita ce la vogliamo giocare fino in fondo».