a cura di Daniela Belloni
GROSSETO – Tappa grossetana del tour “Salva Gente” dei Marta sui Tubi che, ieri sera, ha visto Carmelo Pipitone, voce principale del gruppo, con la sua band dal sound inconfondibile, esibirsi nella kermesse davanti ad un centinaio di persone, intervenute al teatro comunale degli Industri di Grosseto.
I Marta sui Tubi, nati circa una decina di anni fa da un’idea di Carmelo Pipitone e Giovanni Gulino, siciliani di nascita e bolognesi d’adozione, sono una band italiana che inizialmente era strutturata con due sole voci ed una chitarra acustica, per poi proseguire con un percorso musicale ed artistico che li ha portati fino ad oggi, diventando uno dei gruppi musica folk rock italiani più seguiti, con all’attivo una intensa attività di concerti dove, batteria, chitarra, tastiere e violoncello, costituiscono il sound.
E così, il concerto, aperto con “Cenere”, è stato un susseguirsi di canzoni, da “Salva Gente”, nata in collaborazione con il Maestro Franco Battiato, a “Cromatica”, inizialmente scritta per Lucio Dalla, per arrivare fino a “Negghia”, la poesia scritta da Peppino Impastato che, Carmelo Pipitone, da buon siciliano, insieme alla sua band, ha saputo presentare al pubblico accompagnandola in musica e mantenendo inalterata la profondità dialettale.
I Marta sui Tubi, in questa occasione, non potevano non presentare quelli che sono i brani più amati dal pubblico, che ha contribuito alla buona riuscita dell’evento, alzandosi in piedi ed accompagnando le strofe con cori, balli ed applausi.
Una scaletta di canzoni importanti, più o meno famose, ma scelte con cura, ciascuna contenente un messaggio che arriva dritto al cuore della gente, una spinta o più propriamente un “salva gente”, che tocca i veri valori della vita di tutti i giorni.