FOLLONICA – «In qualità di rappresentanti dei Gruppi Consiliari di minoranza, intendiamo denunciare lo stato di assoluta approssimazione, superficialità e illegittimità con il quale si stanno portando avanti le riunioni delle conferenze dei capigruppo. Già in diverse occasioni abbiamo fatto presente al presidente del consiglio il non rispetto di alcune regole fondamentali come la messa a disposizione della documentazione istruttoria degli atti inerenti argomenti da porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale e il non rispetto dei tempi di convocazione delle varie commissioni consiliari. Tutto ciò ovviamente non permette ai sottoscritti una serena ed attenta disamina degli argomenti all’ordine del giorno e limita di fatto la possibilità di controllo e di impulso verso l’azione amministrativa del consiglio comunale secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale».A scrivere sono Daniele Baldi, Sandro Marrini, Agostino Ottaviani, Gabriele Cecchini e Filippo Asta, in rappresentanza delle forze di opposizione in consiglio comunale a Follonica.
«Fino ad oggi con senso di responsabilità, abbiamo cercato comunque di mandare avanti i diversi argomenti presentati, ma dopo l’ultimo increscioso episodio verificato in occasione della riunione tenutasi ieri, la nostra pazienza e disponibilità si è esaurita al punto tale che, e lo dichiariamo fin da adesso, al verificarsi di altre situazioni come quella che di seguito andiamo a descrivere, ci vedremo costretti ad abbandonare i lavori con le relative conseguenze. Veniamo adesso all’episodio contestato: ebbene il presidente del consiglio ha proposto l’inserimento all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, in programma per il 28 novembre, l’approvazione di una deliberazione di “assestamento di bilancio” giustificandola con la necessità di dover prendere atto di una sentenza di condanna dell’Amministrazione Comunale, che l’ultimo giorno utile è proprio il 28 novembre – raccontano dall’opposizione -. A questo punto abbiamo richiesto di poter visionare l’atto e la documentazione, compresa la sentenza di condanna, ma per l’ennesima volta abbiamo dovuto constatare con sincero sconforto che l’atto in questione non solo non era disponibile per la consultazione, ma addirittura non era stato ancora trasmesso per la valutazione alla competente commissione consiliare. Siamo rimasti peraltro attoniti quando il presidente in oggettiva difficoltà si è rivolto ai funzionari presenti per chiedere lumi su tutto ciò. Viene da chiedersi: ma struttura tecnica e la struttura politica si parlano, si relazionano, o si continua con gli atteggiamenti del passato?»
«Ancora una volta il presidente registrando il nostro crescente malumore ha provato a correre ai ripari ipotizzando una serie di date per la prossima settimana nelle quali tenere la commissione consiliare competente in materia di bilancio. E ancora ci domandiamo: ma non dovrebbero essere i vari presidenti delle commissioni ad essere propositivi rispetto alle scadenze amministrative? Una precisazione importante a questo punto: che la data del 30 novembre sia l’ultima per l’approvazione di un assestamento di bilancio lo dice una normativa nazionale e poi non crediamo che la sentenza de quo sia arrivata al protocollo del Comune ieri mattina, allora perché non si è predisposta per tempo tutta la documentazione in modo tale da poterla analizzare e studiare come si deve? Vogliamo ed esigiamo di poter svolgere il nostro ruolo con dignità e rispetto sempre e comunque nell’interesse delle collettività. Un’ultima ma necessaria riflessione con l’auspicio che sia raccolta da chi di dovere: la democrazia non la si pratica solo con i sorrisi e le strette di mani ma anche, e soprattutto, con il rispetto delle regole e delle minoranze: è chiedere troppo?»