di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Il corteo ha già percorso quattro chilometri quando entra nel centro storico, scortato dalle forze dell’ordine. Polizia, Carabinieri e Municipale controllano l’andamento del centinaio di manifestanti che si preparano a raggiungere piazza Dante. La vicenda Eurovinil è anche questo: lavoratori in piazza accompagnati dal sindacato, con l’intento di far sentire la propria voce. La protesta è pacata e consegnata soprattutto agli striscioni che “urlano” il disappunto di chi si sente tradito. Gli slogan sono molteplici; dalla richiesta di poter lavorare, all’attenzione verso una fabbrica di eccellenza italiana, all’invito rivolto alla proprietà di agevolare un atto di cessione. Viene poi allestita, rapidamente, la zona del presidio con il montaggio di una tenda Eurovinil che stazionerà in piazza Dante. Tutti i giorni dalle 8 alle 20, fino a venerdì prossimo, magari in attesa di un segnale concreto che, in primis, viene richiesto al mondo della politica.
«Abbiamo già attivato, tramite la Regione, la richiesta per un tavolo ministeriale in modo da portare la vicenda in ambito nazionale – spiega Furio Santini, segretario della Filctem Cgil -. L’Eurovinil è un’azienda maremmana, ma è soprattutto eccellenza italiana. Il primo passaggio urgente è quello di attivare gli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Successivamente occorrerà valutare le prospettive di cessione dell’azienda che, comunque, ci risulta abbia mercato e susciti interesse». Resta il fatto che la vertenza Eurovinil è piuttosto anomala, differente dalle altre situazioni in cui la crisi economica mette in ginocchio la produzione e le fabbriche. «Siamo qui per dire che l’Eurovinil non è un’azienda morta – spiega Roberto Franceschetti della Uiltec -. In questi tre giorni di presidio contiamo di portare attenzione la vicenda e di far uscire allo scoperto la proprietà che ha solo comunicato l’uscita dai mercati. Restiamo dell’idea che questa realtà, con solo 20 dipendenti all’attivo, non abbia comunque futuro». Va giù duro con il mondo della politica Fabio Della Spora, segretario della Femca Cisl: «Resto un po’ deluso dalla scarsa partecipazione al corteo, mi aspettavo qualcosa di più, per il resto al momento abbiamo visto solo Bonifazi presentarsi alla partenza del corteo. Vogliamo vedere i politici qui, a questo presidio, almeno quelli che sono stati eletti in Toscana. C’è un impatto sociale notevole su Grosseto con la perdita di un’azienda come Eurovinil, ma anche la perdita di prodotti che più volte sono risultati necessari a tutta la popolazione in casi di emergenza. Per questo faremo pressione sulla proprietà, in modo che l’azienda venga collocata in maniera seria e concreta sul mercato. Non possiamo permetterci di perdere un’eccellenza come questa».
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