GROSSETO – «Per la verità ci eravamo già fatti un’idea sull’utilizzo delle risorse relative all’imposta di soggiorno del 2013 da parte del Comune di Grosseto. A fugare i residui dubbi è stata sufficiente l’ultima riunione dell’OTD (Osservatorio Turistico di Destinazione) dove abbiamo avuto conferma di quanto, relativamente all’utilizzo di queste, avevamo autonomamente ricostruito. Ebbene; la quasi totalità dei 394.806,70 euro sono stati destinati ai lavori pubblici. Pur ritenendo tali interventi importanti e necessari, vogliamo far presente che non è sulla tassa di soggiorno che dovrebbero ricadere i suddetti costi. A voler sottilizzare, si potrebbe fare una considerazione analoga sul miglioramento, non proprio evidente, dell’aspetto di destinazione turistica di Marina di Grosseto e di Principina (visto che 190 mila euro sono stati impiegati per i parchi e i giardini di quei luoghi)». Confesercenti e Cna Grosseto analizzano così l’utilizzo da parte del Comune di Grosseto dell’imposta di soggiorno.
«Stesso discorso si potrebbe fare per il taglio dell’erba nel centro storico (utilizzati 110 mila); dal momento che questo veniva effettuato anche in precedenza, non si comprende perché debba essere utilizzata a tal fine la tassa di scopo sottraendo risorse alla promozione turistica. Proseguendo nella ricostruzione: 793 euro sono stati utilizzati per l’acquisto di spazi pubblicitari per la mostra fotografica “Trasparenze” (settembre 2014); 9.370 per eventi di animazione (sempre a settembre) nel centro storico di Grosseto; 20mila per la realizzazione della promozione turistica estiva 2014 (Associazione Pro Loco Marina di Grosseto) che dopo l’incendio della pineta ne ha sicuramente necessità, 14.379 euro per la partita di beneficenza (allo stadio olimpico “Zecchini” del 17 luglio 2014); 209 euro per la manifestazione “Terre di Maremma” (stanziati il 17.10.2014) poiché gli ulteriori 10 mila euro provengono dalle risorse della tassa di soggiorno del 2014; 32 mila e 500 euro sono stati destinati alla viabilità urbana». Questo emerge nel dettagliato report di Confesercenti e Cna.
«Il ruolo che viene attribuito a questo organismo – sostengono Gloria Faragli, direttore di Confesercenti, e Renzo Alessandri, direttore di Cna -, non può essere quello di ratificare scelte già compiute o di avallare un utilizzo delle risorse certamente utili ma da ricercare in altri capitoli di bilancio per destinare quelle della tassa di soggiorno per orientare le politiche per la ripresa del comparto turistico, della promozione delle destinazioni turistiche in cui insistono le imprese che producono le risorse della tassa di soggiorno. Vogliamo auspicare che le modalità richieste per compiere le scelte siano ascoltate, che il futuro veda un concreto cambiamento e che la soggettività delle imprese, delle organizzazioni di rappresentanza e dello stesso OTD risulti salvaguardata. La programmazione degli interventi e la condivisione degli obiettivi possono aiutare gli operatori a superare una crisi economica che sta mettendo sempre più a rischio la possibilità di fare impresa e garantire occupazione».