di Sabino Zuppa
CAPALBIO – Un sistema satellitare di imposizione del pedaggio sulla statale Aurelia, dopo la sua eventuale messa in sicurezza, che permetterebbe di finanziare i costi di adeguamento e manutenzione dell’arteria imponendo il pagamento al solo traffico merci di lunga percorrenza o a quello di attraversamento. Questa la singolare proposta emersa ieri al convegno di Capalbio “Aurelia sicura subito” e formulata da uno dei relatori, la professoressa Maria Rosa Vittadini, docente di Analisi urbane e territoriali alla Iuav di Venezia.
L’esperta di studi sui flussi di traffico ha dapprima argomentato la attuale mancanza di redditività del progetto della autostrada Tirrenica alla luce delle forti diminuzione dei veicoli in transito, (sei decrementi consecutivi annui della prima tratta gestita dalla Sat da Vada a San Pietro in Palazzi) e un valore attuale del traffico medio giornaliero di circa 16.800 veicoli, palesemente inferiore alle stime della società fatte in sede di presentazione del progetto del 2011 e che parlavano di un t.g.m. nel 2016 di circa 20mila veicoli. E poi, per avvalorare la tesi della assoluta importanza e validità della messa in sicurezza della attuale statale ha parlato della possibilità dell’applicazione di un “modello tedesco” di tariffazione che non graverebbe con i pedaggi sul traffico locale dei residenti, e che lei stessa ha definito semplice e non onerosa riguardo alla sua applicazione.