FOLLONICA – «Il Parco di Montioni non ha trovato in tutti questi anni una strada efficace da percorrere per divenire quel volano di sviluppo, valorizzazione, tutela e conservazione che tutti gli amministratori avrebbero voluto. Dopo tanto si era arrivati alla costituzione vera e propria del Parco ma dopo pochissimi anni tutto sta per ritornare al punto zero: scioglimento del consorzio del parco e necessità di cercare un nuovo sistema di gestione. Non sarà semplice, l’amministrazione follonichese si trova alle prese con parecchi problemi che vanno dal mare alla campagna e gestire le migliaia di ettari di bosco di Montioni è sicuramente problematico». Così l’associazione di tutela ambientale La Duna, interviene sulla gestione dell’area destinata al Parco di Montioni.
«Si sovrappongono necessità di gestione del bosco, delle aree agricole, della fauna, di ricchezze storiche ed archeologiche, di discariche industriali. L’idea della nostra associazione è che si debba chiarire bene il problema della cava/discarica , come gestire la sua prossima chiusura e i problemi che si stanno manifestando, specialmente negli ultimi mesi, con crolli e passaggi di acque e materiali nell’area protetta esterna alla stessa – aggiungono -. Al momento siamo ancora in attesa delle analisi e dei risultati dei sopralluoghi effettuati da Arpat nei mesi di agosto e settembre. Nel frattempo abbiamo potuto constatare la creazione di una vasca al piede della gigantesca massa di gessi Tioxide dove vengono convogliate le acque in uscita dalla stessa. L’acqua passa dalla vasca, circa 5 metri quadrati e una profondità di un metro e mezzo e poi fuoriesce da un canaletto che la fa passare, come precedentemente avveniva, nel bosco. Sarebbe interessante sapere chi ha dato tale prescrizione e in base a quali criteri è stata costruita».
«Tutto questo avrebbe bisogno di essere gestito da un Ente che avesse SOLO questo come compito, ma quello che lo doveva fare , il consorzio del Parco, non potrà più farlo e sinceramente, lascerà pochi rimpianti dietro si se, vista l’inconsistenza della propria presenza. Il patrimonio di strutture edili , poderi piccoli e grandi, sta letteralmente crollando senza che nessuno si sia dato la pena di evitarlo. Anche questo è un grave danno, anche economico, per il nostro comune. Noi riteniamo che l’amministrazione follonichese dovrebbe valutare la possibilità di insediare una “Consulta per Montioni”, dove trovassero posto le associazioni che si interessano all’ambiente “Parco, al territorio nel suo complesso e al turismo sostenibile. – concludono -. Tale richiesta la rivolgiamo al sindaco Benini, all’assessore Pecorini e all’assessore Giorgeri, sperando nella loro disponibilità a parlarne e possibilmente trovare una soluzione. Quando ci sono state iniziative dove si parlava di Montioni abbiamo sempre visto tanta gente interessata: coinvolgere più persone che non solo i soliti “addetti ai lavori” può forse essere una soluzione. Almeno potremo dire di aver provato anche questo».