MONTE ARGENTARIO – «Nuovo balletto di poltrone a Monte Argentario per motivi non ancora chiariti alla cittadinanza. Il sindaco di Monte Argentario ha effettuato, infatti, l’ennesimo rimpasto di giunta senza dare delle motivazioni serie a chi ha riposto la fiducia nell’amministrazione di centro destra del promontorio». Ad intervenire il giorno dopo l’ufficializzazione della nomina di Rolando Di Vincenzo è la segreteria Pd di Monte Argentario.
«Dapprima abbiamo assistito ad un’inspiegabile estromissione dalla giunta dell’assessore alla nautica Scotto. Inspiegabile perché pochi giorni prima abbiamo letto articoli che elogiavano l’operato dell’assessore, mostrando come in un anno l’economia del mare avesse trovato un nuovo rilancio rispetto al passato – prosegue il Pd -. E in effetti rispetto al caos dei pontili che aveva caratterizzato i cinque anni precedenti qualcosa si era mosso. Ci chiediamo perché allora il sindaco ha scelto di rimuovere improvvisamente un assessore che, non essendo stato tra l’altro eletto, doveva godere di una indiscussa fiducia da parte della maggioranza consiliare?»
«La trasparenza con cui il sindaco si vanta di operare rischia di essere solo mera retorica se non spiegherà al più presto ai cittadini cosa è successo di così grave da spingerlo a prendere tale decisione. E, dopo questa triste vicenda, la nomina all’urbanistica di un altro assessore esterno ci pone inequivocabilmente molti interrogativi. È mai possibile che il sindaco ritenga i suoi consiglieri talmente incapaci da svolgere un ruolo per il quale sono stati democraticamente scelti dai cittadini? Non sarebbe stato forse più giusto dire in campagna elettorale agli elettori che nessuna persona che andavano a votare era in grado di svolgere tale compito e fare presente chi invece lo avrebbe svolto? Non siamo infatti sicuri che l’ex sindaco di Orbetello, già rottamato in laguna, avrebbe ottenuto un grande consenso – conclude il Pd -. In pratica si è scelto di far entrare dalla finestra chi è uscito dalla porta altrove».