di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Sporcizia e degrado nel centro storico di Orbetello spianano la strada ad un duro attacco della giunta Paffetti al servizio di pulizia della Sei Toscana. Le lamentele dei cittadini e dei commercianti, stanchi di pagare tasse più elevate e di vedere sempre più sporche le vie del centro lagunare, per una volta trovano concordi gli amministratori che prendono la palla ala balzo per avvisare i vertici della società incaricata dei servizi di pulizia ambientale che, se continueranno i disservizi, non è escluso che si provvederà a stornare dalle cifre del contratto gli importi relativi a quanto non eseguito a regola d’arte. La società vincitrice dell’appalto per l’Ato Toscana sud, infatti, da un anno ha sostituito la Tekneco e, a detta di molti cittadini, dopo un primo apparente miglioramento sembra aver affievolito i suoi interventi.
Ma a fare le spese delle ire dei cittadini, costretti quest’anno ad aumenti vertiginosi della Tari, sono il sindaco e i suoi assessori che questa volta sbottano e lanciano un duro attacco: «La Sei deve svolgere puntigliosamente i servizi per cui il Comune di Orbetello paga – esordisce infuriato l’assessore all’ambiente Mauro Barbini – abbiamo un accordo che parla chiaro e che è relativo a tutti quei soldi che il Comune paga per il servizio che la Sei deve svolgere. Ed invece siamo in sofferenza e non posso che confermare le lamentele dei cittadini che hanno ragione ad indignarsi. Sono alcuni giorni che la pulizia delle strade centrali di Orbetello viene fatta in maniera sommaria o addirittura omessa, mentre nelle disposizioni sottoscritte insieme alla società le vie centrali di Orbetello, piazza del Plebiscito e piazza Eroe dei due Mondi dovrebbero essere pulite tutti i giorni. Ma questo non accade e la nostra giunta lo sta segnalando da diverso tempo, con mail e con telefonate alla dirigenza di Sei. Nulla però succede, il servizio rimane scadente ed i cittadini ci prendono come riferimento perché siamo noi ad avere la responsabilità politica ed amministrativa. Ma ora siamo stufi – insiste in maniera deciso Barbini – se la situazione non migliorerà ci vedremo costretti a stornare delle cifre dal nostro contratto con Sei. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità e non è giusto che popolazione ed amministratori paghino per la mancata attuazione di un contratto di servizio che, non dimentichiamo, anche noi abbiamo ereditato da scelte fatte in maniera forse affrettata dalla vecchie amministrazioni di centro destra»