CINIGIANO – «Per far presente al sindaco Romina Sani come deve svolgere il ruolo di presidente del consiglio, siamo stati costretti a presentare una mozione che le ricorda le norme del regolamento comunale e dello stesso statuto». A parlare è Giovanni Barbagli, della lista A/gente comune, che commenta così il consiglio comunale di ieri a Cinigiano. «Il sindaco non riesce, o forse non vuole neppure impedire che alcuni consiglieri offendano in consiglio altri della minoranza. Ad ogni nostra proposta c’è una pregiudiziale fissa. Quando chiediamo di rispettare il regolamento comunale per istituire la commissione di controllo e di garanzia che in tutti i consigli comunale d’Italia spetta alla minoranza, ci viene votato contro».
«In questo consiglio comunale siamo arrivati al culmine dell’arroganza e della protervia da parte del sindaco Romina Sani. A fronte di un errore dell’amministrazione comunale da una parte e al buon diritto riconosciuto dallo stesso Tar della Toscana dall’altra, la riposta del sindaco è stata: “ma poi questi cittadini vogliono lucrare sul comune richiedendo un risarcimento eccessivo”. Ma guarda caso questi cittadini sono i danneggiati e proprio dal Comune ed avranno pure il diritto di avanzare richiesta di risarcimento! Ormai le spese del contenzioso sono più consistenti del danno provocato ed il comune gioca a stancare questi due anziani cittadini. L’altro argomento relativo all’uso del diserbante nel cimitero di Porrona ha avuto questa allucinante risposta del sindaco: “la legge non mi obbliga ad informare i cittadini per questi interventi”. Non è sufficiente vincere le elezioni per fare il sindaco, o avere la fascia per ostentare una funzione, occorre che rifletta e magari si ponga il dubbio di essere ancora in grado di andare avanti con un maggioranza sordomuta che assicura solo la presenza all’appello iniziale ma che poi sta a guardare cosa succede».