CAPALBIO – Nell’ultra quarantennale vicenda dell’autostrada «una delle poche costanti è senza dubbio la posizione del Comune di Capalbio in tutte le sue espressioni politiche». Ne è convinto Marco Donati, dell’unione comunale Pd. «Il PD ed i partiti da cui proviene, a Capalbio hanno sempre espresso la propria contrarietà al progetto autostradale; e diciamo sempre, anche quando Capalbio era l’unico comune ad essere contrario, avendo trovato, gli altri comuni, un tracciato che all’epoca si confaceva alle loro esigenze, ed ancora oggi, il comune, nel suo organo rappresentativo è contrario così come espresso anche nel recente consiglio comunale ma può rimanere il dubbio se lo sia anche la popolazione».
«Nella recente campagna elettorale, qualcuno ha suggerito un referendum. La nostra opinione su un referendum del genere sta a metà tra le ipotesi di democrazia partecipata di stampo pentastellato e il volersi mettere a posto la coscienza senza troppe analisi critiche – prosegue la nota Pd – e comunque non troverebbe nel PD opposizioni di principio se non lo ritenessimo un quesito referendario praticamente impossibile da formulare con una modalità che abbia un senso. Tale quesito potrebbe essere posto, forse, su un tracciato preciso, noto e ben definito e non su “autostrada si o no”».
«C’è una differenza tra chi, non avendo responsabilità amministrative, può essere “contrario punto” e chi, rappresentando i cittadini istituzionalmente deve comunque interloquire con enti ed organismi sovraordinati, nei confronti dei quali non ha alcun potere di veto ma solo la protesta e quindi adoperarsi per far sì che, qualora l’autostrada si realizzi, questo avvenga con il minor danno possibile per il territorio e assicurandosi che tutti i procedimenti siano stati rispettati secondo le norme e che le tutele per i soggetti più direttamente coinvolti siano state poste in essere – afferma ancora il Pd -. Evidentemente, qualcosa stiamo sbagliando, se dopo oltre 40 anni non abbiamo ancora l’autostrada, che tuttavia continua ad apparire come una realtà imminente ma non abbiamo nemmeno una viabilità “sicura” come invece è sempre stato auspicato da molti. Il PD ritiene che occorra smettere di parlare di autostrada si o no nei programmi elettorali modificando radicalmente l’atteggiamento nei rapporti istituzionali e politici riguardanti questa “leggenda”».
«Il comune di Capalbio in ogni sua espressione politico-rappresentativa ha sempre ribadito che la nostra vera ed unica necessità è quella di una viabilità in sicurezza che renda scorrevole e fruibile il nostro territorio e questo significa una statale conformata come nel tratto a nord di Grosseto con un numero ragionevole di sopra o sottopassi (almeno un paio da aggiungere a quelli esistenti) con la eliminazione di attraversamenti a raso (cosa che il comune potrebbe già fare per le strade comunali). Questo non è un progetto nuovo e quindi la novità sta nell’approccio e nel mutato atteggiamento che chiediamo al Partito Democratico ed all’amministrazione comunale, sul quale coinvolgere la popolazione – conclude il pD capalbiese -. Un progetto da portare avanti con decisione, consapevoli che se verranno fatte scelte diverse quasi sicuramente non sarà Capalbio a poterle fermare ma se, per aiutare il raggiungimento di questo obbiettivo, occorresse chiedere ai capalbiesi di sfilare sull’Aurelia con i propri trattori, potremmo anche provare a farlo».