MONTEROTODNO MARITTIMO – Assemblea paerta sul caso Solemme, l’impianto tanto discusso di Carboli nel comune di Monterotnodo marittimo. Lunedì scorso al Teatro del Ciliegio di Monterotondo Marittimo il confronto tra amministratori e cittadini è stato un importante momento per chiarire aspetti e poszioni.
«Si è trattato – sono le parole del Sindaco Giacomo Termine – di una proficua occasione di confronto e di chiarificazione. La situazione intorno a questo impianto è delicata ed è fondamentale fare chiarezza sgombrando il campo dagli equivoci e dalle posizioni strumentali”. Nel suo intervento il Sindaco è partito dai punti fondamentali di questa storia. “L’impianto – ha spiegato Termine – è un digestore anaerobico che è stato autorizzato dalla Provincia nel 2012. A seguito di un ricorso fatto dalla precedente Amministrazione Comunale contro la non assoggettabilità alla procedura di V.I.A., il TAR ha confermato in pieno l’iter autorizzativo e ha condannato il Comune a risarcire le spese di giudizio. L’azienda ha fatto ricorso contro la non adozione del Piano Attuativo da parte del precedente Consiglio Comunale e ha formulato una richiesta di risarcimento danni che ammonta a 8 milioni di euro. Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico, la pronuncia dell’Avvocatura della Regione e del Dipartimento Patrimonio della Regione Toscana, non lascia adito a elementi di dubbio in merito alla titolarità del diritto di superficie da parte di Solemme, esplicitamente indicata come a tempo illimitato, legittimando di fatto l’accordo di programma del 1994. La conformità al regolamento urbanistico è stata ribadita dal Tecnico comunale, che ha anche redatto lo stesso Regolamento Urbanistico».
«Questa – ha detto il Sindaco Termine – è la realtà. Spiegare tutto ciò non vuol dire voler nascondere le criticità che ancora esistono riguardo all’impianto di Carboli. A queste criticità si deve dare un risposte serie e concrete, anche se l’impianto è già autorizzato. La società deve realizzare il primo stralcio d’intervento, da concordare anche con la Provincia di Grosseto per il miglioramento della S.P. n.156 di Carboli».
«Deve essere risolto il problema delle emissioni odorigene attraverso le migliori soluzioni tecnologiche attualmente esistenti in Italia e nel mondo. Queste soluzioni devono obbligatoriamente prevedere l’utilizzo di biofiltro. Tutti i locali dovranno essere in depressione e ci deve essere il sistema delle doppie porte per il conferimento dei fanghi.
Ci devono essere le massime garanzie attuando forme di monitoraggio puntuali sia nel periodo di funzionamento dell’attuale impianto e sia a partire dalla data di entrata a servizio del nuovo impianto, secondo un programma da concordare con A.S.L. ed A.R.P.A.T. , avvalendoci anche di un un’azienda di fiducia dell’Amministrazione che ci faccia da consulente ambientale, i cui costi siano interamente rimborsati al Comune da Solemme s.p.a.»
«La società Solemme deve dare risposte esaustive e pienamente soddisfacenti su questi punti senza che la nostra comunità spenda nemmeno un euro, tutto ciò anche oltre quanto stabilito dalle autorizzazioni ampliando l’attività di controllo da parte degli organi preposti».
L’Assemblea ha permesso di fare anche chiarezza in merito al contenuto di affermazioni che hanno sollevato alcune forze politiche nelle scorse settimane riguardo al fatto che il digestore anaerobico sia a rischio di incidente rilevante e che manchi del parere dei vigili del fuoco. «Su questi aspetti – aggiunge il Sindaco – non posso che dirmi esterrefatto. Non riesco a capire il motivo di dire falsità così facilmente smascherabili. I relativi documenti sono stati presentati nel corso dell’assemblea e sono disponibili in Comune per chiunque volesse visionarli. Invece di atteggiamenti strumentali credo sia più opportuno sforzarsi, tutti insieme, per pretendere le massime garanzie da parte della proprietà dell’impianto Solemme e i massimi standard di sicurezza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente».