GROSSETO – Nell’epoca dei social network e del femminismo alla Beyoncé, sta accadendo un fenomeno di culto: la riscoperta di Jane Austin. Libri fino a poco tempo fa considerati datati ricompaiono tra le mani delle ragazze, che si riconoscono con grande divertimento e molta ammirazione nel personaggio più famoso, Elisabeth Bennet. La protagonista di Orgoglio e pregiudizio, nell’intreccio della sua relazione con Mr. Darcy, nella schermaglia di parole e di sentimenti che – dopo tanti malintesi e sofferenze reciproche – porta al lieto fine, si rivela una giovane donna “da marito” che non si sottomette alle regole del suo tempo e che dimostra di sapere quel che vuole. Vuole una relazione vera, non dettata dal conformismo sociale. E vuole un uomo che stia al passo dei suoi sentimenti, che la meriti. Facendoci sognare che tutte possiamo conquistare il nostro Mr. Darcy, attrezzandoci magari con autostima e, naturalmente, capacità di dialogo.
Mentre si moltiplicano i circoli dedicati a Jane (in Italia il sito www.unteconjaneausten.com), le versioni cinematografiche e televisive, è appena uscito il libro di Liliana Rampello dedicato alla scrittrice inglese. In Sei romanzi perfetti – Su Jane Austen (Il Saggiatore), l’autrice analizza i romanzi della scrittrice inglese, scritti tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento: Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio, Mansfield Park, Emma, L’abbazia di Northanger, Persuasione. E risponde alla domanda su come mai, dopo due secoli, sono ancora amati in tutto il mondo da migliaia e migliaia di lettrici. La Rampello sottolinea come, nel secolo in cui Goethe inventa il romanzo di formazione maschile, Jane Austen compie una mossa inedita: abbandona la figura dell’eroina tradizionale, che ha per lo più una funzione passiva, e propone quello di una giovane donna che, grazie a relazioni significative, è sempre più consapevole della sua condizione e talvolta riesce ad essere padrona del suo destino.
Così il dialogo, la conversazione tra le protagoniste della Austen, si fa azione con le parole, in grado di cambiare il corso della storia di ognuna. In tutti e sei i romanzi, Elisabeth, Emma e le altre si muovono in ambienti conosciuti, in salotto e in giardino, nella casa paterna e in quella del marito, in città e in campagna, dentro una geografia fisica che diventa geografia morale. Dove la formazione non si struttura più, come nella tradizione maschile, come un’“avventura dell’io”, ma come una “trasformazione di sé” in relazione all’altro.
La Libreria delle Ragazze propone l’incontro alle studentesse delle scuole superiori di Grosseto e alle loro tutor, le insegnanti di lettere e di lingua inglese.