di Daniele Reali
GROSSETO – Sono stati raggiunti questa mattina a Roma i due rapinatori che nel luglio scorso avevano messo a segno la rapina alla filiale Monte dei Paschi di Sticciano Scalo.
Un colpo che in quell’occasione aveva fruttato 40 mila euro e che era stato seguito poi, appena dopo due settimane, da un’altra rapina, questa volta in provincia di Viterbo, a Bassano Romano: nella filiale della Cassa di Risparmio della provincia di Viterbo i rapinatori avevano portato via 188 mila euro.
Due casi analoghi seguiti con attenzione dai carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto e dai militari della compagnia di Massa Marittima in collaborazione con l’Arma di Viterbo. Due casi simili anche perché in entrambe le occasioni i rapinatori erano ben vestiti, ladri in giacca e cravatta, professionisti e non semplici malviventi improvvisati.
Le indagini sono andate avanti fino ad oggi quando i due, Antonio De Muzio, 47 anni originario di Foggia, e Giuseppe Vella, 54 anni, originario di Palermo, entrambi residenti nella capitale e pluripregiudicati, sono stati raggiunti da due provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal gip del tribunale di Grosseto Marco Belisari.
Per risalire ai due uomini i carabinieri hanno battuto diverse strade, ma la svolta alle indagini è arrivata grazie alla tecnologia. I rapinatori agivano infatti a volto scoperto e per questo si è lavorato sulle immagini delle telecamere delle due filiali, quella di Sticciano e quella in provincia di Viterbo. In più dai tabulati telefonici è stato possibile provare la presenza il 30 luglio, giorno della rapina, dei due uomini a Sticciano. Il loro cellulare infatti agganciò la “cella” di quella zona.
Il confronto poi con i dati raccolti dai militari di Viterbo ha consentito di raggiungere i rapinatori che lo scorso 16 settembre erano stati fermati dai carabinieri della compagnia laziale propio per la rapina di Bassano Romano.
Adesso si trovano entrambi in carcere a Roma.
(notizia in aggiornamento)