GAVORRANO – Pur tornando indietro nel tempo è difficile trovare un risultato così negativo e clamoroso allo stesso tempo per il Gavorrano. Eppure la squadra maremmana è riuscita nel poco invidiabile record di subire un 6-1 dal Foligno, nell’ultimo turno di campionato. Sei minuti di follia che nel secondo tempo hanno condannato definitivamente i ragazzi di mister Cacitti ad una pesante sconfitta. I giocatori alla fine della gara erano frastornati. Anche loro non si capacitavano di questa brutta figura. Un risultato tennistico che condanna i minerari sempre più lontano dalla parte alta della classifica. Ma questo è l’ultimo dei problemi di mister Cacitti, quando a mente fredda prova a spiegare i motivi di questa incredibile battuta d’arresto. «Eppure non c’erano stati segnali che potevano fare prevedere un risultato così clamoroso – precisa l’allenatore del Gavorrano -. Abbiamo improvvisamente perso la testa e dal punto di vista psicologico c’è stato un cedimento preoccupante. Sul due a uno per il Foligno, il crollo mentale è stato totale.
Mister Cacitti parla anche della sua posizione come allenatore «Se decidono di tenermi io sono qui a disposizione. Io continuerò a lavorare come ho sempre fatto, con dedizione e sacrificio, nell’interesse del Gavorrano». La società, a questo proposito, rinnova la fiducia al suo allenatore e precisa che vuole continuare il cammino in serie D con Cacitti in panchina. «Spero di recuperare qualche giocatore per la prossima settimana. Il Foligno ha una rosa ampia di atleti. Se manca qualcuno, può permettersi di fare giocarne altri e la squadra non ne risente. Il Gavorrano no. Le assenze per noi sono importanti. Io comunque non mi sottraggo alle mie responsabilità, che però devono essere divise in parti uguali fra tutti. Dico solo che questo campionato è una C/2 mascherata da serie D e quindi molto più difficile di quello che sembra. Il Gavorrano deve dimostrare di essere la squadra forte tecnicamente come si diceva alla vigilia della stagione. Dobbiamo fare meno proclami e pensare di più al campionato che ora si fa più difficile. Dovrò lavorare molto a livello mentale con i ragazzi, per fargli dimenticare in fretta il brutto stop di questa settimana. Nello stesso tempo i giocatori si devono calare di più nella categoria. Per uscire da questa situazione dobbiamo fare quadrato tutti insieme, società, allenatore e giocatori. Solo così potremo invertire la rotta».