COLLESALVETTI – L’escavo dei fiumi, il materiale di risulta, fango e detriti non sono più considerati rifiuti speciali. Si tratta di un grande traguardo, che consentirà di riprendere l’operazione di escavo dei corsi d’acqua come si faceva un tempo. A spiegare quanto raggiunto grazie alla sollecitazione dei Consorzi di Bonifica e della Regione Toscana, il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Silvia Velo: «Sino ad oggi la movimentazione dei materiali in alveo era praticamente impossibile perché il materiale di risulta, fango e detriti non pericolosi né inquinanti, venivano trattatati come rifiuti speciali e quindi da smaltire in discarica, comportando costi di gestione insostenibili nonché spazi indebitamente occupati all’interno dei centri di smaltimento. E’ stato fatto un lavoro trasversale – ha dichiarato il sottosegretario Velo – che in pochissimo tempo ci ha portato a chiarire l’interpretazione della norma per cui il materiale derivante dall’escavo in alveo del fiume può essere depositato nelle pertinenze dello stesso corso d’acqua. Un grande risultato per tutta la Toscana».
A rappresentare la Regione l’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini «Da tempo la Regione Toscana insieme ai Consorzi di Bonifica spingeva in questo senso e finalmente oggi grazie all’impegno del sottosegretario Velo, della tenacia dei Consorzi di Bonifica e della convinzione della Regione Toscana portiamo a casa questo grande risultato». A chiudere l’incontro il presidente Urbat Marco Bottino (nella foto) «Non è la prima volta che i Consorzi di Bonifica portano avanti questa proposta, ma oggi grazie al sottosegretario Silvia Velo abbiamo raggiunto l’obiettivo. Un provvedimento che si può definire semplicemente di buon senso che farà risparmiare tempo e risorse preziose».