SCARLINO – I gessi rossi presentano livelli di radioattività inferiori a quelli delle rocce e del terreno. Queste le indicazioni che arrivano direttamente dall’Arpat che con una nota oggi ha annunciato i risultati delle analisi condotte sui campioni prelevati direttamente alla Tioxide.
«I valori di concentrazione di radionuclidi naturali – spiegano dall’Arpat – sono molto bassi rispetto ai livelli che normalmente si trovano nel terreno e nelle rocce». Ma l’azione dell’Arpat non si limiterà soltanto a questo tipo di analisi perché sempre oggi l’agenzia per la protezione ambientale ha annunciato che nelle prossime settimane ha programmato nuove «misure puntuali del rateo di dose da radiazione gamma esterna sia nella ex-cava Montioni che nei siti in prossimità dell’azienda».
In pratica oltre ad aver analizzato i campioni di materiale l’Arpat condurrà nuove misurazioni direttamente nei luoghi dove i gessi sono al momento stoccati e cioè a piè di fabbrica nello stabilimento della Tioxide e alla cava di Montioni dove gli stessi gessi vengono utilizzati per il progetto di ripristino ambientale e dove ad oggi si trova il sito che ospita la quantità più grande del materiale di scarto delle lavorazioni.
Una volta compiute le nuove misure sui siti di stoccaggio i dati saranno poi comparati con quelli ottenuti dai campioni analizzati in laboratorio.
Delle analisi già compiute intanto l’Arpat ha inviato una relazione dettagliata sia alla direzione dell’agenzia che alla regione Toscana, alla provincia di Grosseto e ai sindaci dei comuni interessati.