TIRLI – Erano appostati da due giorni, nei boschi di Tirli, frazione del comune di Castiglione della Pescaia. Dieci guardie della Lac avevano trovato nei boschi una cinquantina di “archetti” per la cattura della piccola fauna selvatica. Le guardie hanno attesa per oltre 24 ore il bracconiere nei pressi delle trappole, liberando nell’attesa gli uccellini che restavano intrappolati per il collo (merli e pettirossi, quest’ultimi specie particolarmente protetta anche da convenzioni internazionali).
Ieri, verso le 14, un uomo si è avvicinato ad un archetto dove era rimasto intrappolato un pettirosso ormai morto, e dopo averlo tolto dal laccio ha riarmato l’archetto con una bacca di corbezzolo usata come esca.
Alla vista delle guardie il bracconiere ha tentato di scappare nonostante l’alt, ma la fitta vegetazione di rovi ne ha impedito la fuga. L’uomo una vecchia conoscenza delle guardie, residente nel Comune di Grosseto era privo di licenza di caccia perché sorpreso nel 2008 a posizionare simili trappole (altri archetti) sempre nella Frazione di Tirli.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia provinciale di Grosseto, che, congiuntamente alle Guardie LAC hanno proceduto al sequestro di 48 archetti, tre merli e due pettirossi privi di vita, e liberare altri vivi rimasti intrappolati nelle trappole. L’uomo è stato denunciato per furto venatorio (in quanto sprovvisto di licenza di caccia) per uccellagione, cattura di fauna protetta e maltrattamento di animali.