GROSSETO – Sono letteralmente raddoppiati, passando in un solo anno da 58 a 114, i ragazzi fra i 18 e i 30 anni che hanno presentato domanda per effettuare un anno di servizio civile alla Caritas diocesana di Grosseto. Ieri nei locali del centro giovanile “Frassati” di Grosseto si sono tenuti i colloqui conoscitivi e motivazionali, che hanno impegnato gli operatori della Caritas in una lunga no-stop iniziata alle 9.30 e terminata intorno alle 16.30. Otto i ragazzi che dovevano essere selezionati e la scelta è stata difficile, perché molti di coloro che hanno fatto domanda erano in possesso di curriculum buoni e delle motivazioni giuste per affrontare un anno impegnativo a contatto coi volti del disagio e delle differenti povertà. Nei locali del “Frassati” si sono tenuti i colloqui anche per 12 giovani che hanno fatto domanda presso la Caritas diocesana di Massa Marittima-Piombino, che doveva selezionarne due.
«I numeri che ci siamo trovati a gestire quest’anno – commentano il direttore della Caritas don Enzo Capitani e il vice direttore Luca Grandi, che si occupa personalmente del servizio civile – hanno impressionato prima di tutti noi, perché siamo ai livelli di grandi Diocesi toscane, che hanno un bacino di giovani molto più consistente del nostro. Questo ci offre un segnale in chiaroscuro: il positivo è che in molti giovani c’è una sensibilità spiccata verso l’impegno sociale, le marginalità e le fragilità della nostra realtà e del nostro tempo e che c’è anche una stima verso la Caritas, ritenuta il luogo adeguato per vivere una formazione sul campo. Dall’altro lato, però, il servizio civile diventa anche un’ancora di speranza per giovani che si sentono a terra, perché non hanno lavoro, non riescono a trovarlo e non riescono a concepire un futuro di piena autonomia. E’ un fatto che ci chiama tutti in causa: Chiesa, istituzioni, società civile».
Terminati i colloqui, sarà effettuata un’ulteriore riflessione e saranno, quindi, contattati i giovani prescelti, che dalla fine di novembre inizieranno il loro anno in Caritas, nelle sue varie articolazioni: centro di ascolto, centro di accoglienza (mensa, docce, vestiario) in via Alfieri; Emporio della solidarietà (via Pisa), centro diurno per persone diversamente abili “Noi Insieme” (via Sardegna), doposcuola coi bambini delle famiglie accolte negli appartamenti Caritas di via Adriatico; animazione dei pomeriggi nella comunità educativa Santa Elisabetta (via Bassi), alternati con momenti di formazione a livello locale e di Caritas Toscana sui temi della carità, della mondialità e della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato. Le attività prevedono un impegno settimanale di 30 ore su cinque giorni, con rimborso spese mensile di 433,80 eur0.