GROSSETO – Si arricchisce di ulteriori tavole, il percorso tattile “l’arte dell’invisibile” della Cattedrale di San Lorenzo, a Grosseto, per non vedenti ed ipovedenti. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati installati tre nuovi supporti, che riproducono, in scala, la facciata principale del Duomo, il Crocifisso del Vecchietta, collocato sopra l’altare della navata di destra e le vetrate con santi, sempre della navata di destra, di Benvenuto di Giovanni.
Si completa, così, il percorso inaugurato a marzo e che, tra i primi casi in Italia, rende il principale luogo di fede e di cultura della Diocesi accessibile e conoscibile davvero a tutti. A marzo erano state inaugurate le tavole – collocate sulla navata sinistra – che riproducono la pianta del Duomo, il Fonte battesimale e l’immagine della Madonna delle Grazie; adesso il percorso si completa anche con le due opere artistiche di maggior pregio della navata destra, mentre la tavola che riproduce la facciata del duomo è stata collocata subito dopo l’ingresso di sinistra, accanto alla piantina della Cattedrale, così da dare modo ai visitatori non vedenti o ipovedenti di prendere immediatamente confidenza con l’ambiente interno e con l’impatto esterno dell’edificio, ricco di particolari che spesse volte sfuggono anche allo sguardo distratto di chi non è affetto da alcun tipo di difficoltà visiva.
Anche in questo caso le tre tavole sono state realizzate dagli artigiani grossetani Beppe e Marco Anselmi, che da anni collaborano con la sezione grossetana dell’Unione italiana ciechi, partner prezioso della Diocesi per la realizzazione di questo progetto di accessibilità alla Cattedrale, con l’obiettivo di stimolare i non vedenti e gli ipovedenti a frequentare gli spazi della città e a conoscere il suo patrimonio storico-artistico andando oltre le barriere che sembrerebbero imposte dalla menomazione fisica.
I supporti riproducono le opere che vengono proposte al tatto dei non vedenti ed ipovedenti, con in più una novità interessate: la tavola che riproduce la vetrata è dotata anche di un impianto di illuminazione a led; basta premere un pulsante e la struttura si illumina, così da permettere ai visitatori ipovedenti di godere di alcuni particolari, che possono esser colti anche da chi ha una capacità visiva molto indebolita.
Il progetto è stato curato dall’associazione di volontariato Madre Teresa in collaborazione con l’ufficio diocesano Beni culturali ecclesiastici diretto da don Franco Cencioni, e l’ufficio diocesano progettazione.
“Siamo davvero felici – dicono Olivia Bruschettini, responsabile dell’ufficio beni culturali ecclesiastici e Sabrina Morandi, dell’ufficio progettazione – di veder completato, a distanza di pochi mesi, questo percorso tattile che arricchisce la Cattedrale di Grosseto di strumenti preziosi per veicolare i contenuti di fede, di arte e di bellezza espressi da questo edificio sacro, caro a tutti i grossetani, sicuramente tra i più visitati dai turisti. Già in questi mesi abbiamo potuto avere un riscontro estremamente positivo del percorso tattile, con richieste di visite che sono arrivate da vari gruppi, che hanno potuto toccare, oltre ai supporti tattili, anche vari elementi della Cattedrale, come la facciata, i portali, il fonte battesimale, le colonne, a dimostrazione che quando si dà vita ad un’iniziativa che abbatte barriere e costruisce occasioni di socializzazione, di incontro e di crescita la sua diffusione è immediata”.
“Siamo incredibilmente entusiasti di questo percorso tattile –commenta Luciana Pericci, presidente della sezione grossetana dell’Unione italiana ciechi – Sapevamo, da grossetani, che c’era il Duomo ma non avevamo avuto ancora la possibilità di apprezzarlo in tutta la sua ricchezza, storia, bellezza, nel valore e nella bellezza delle sue opere. E’ stata per tutti noi una bellissima scoperta, che ci arricchisce e ci fa sentire sempre più coinvolti nella nostra città. Credo che questo progetto debba inorgoglire tutti i grossetani, perché è un passo in avanti significativo verso la crescita di una sensibilità civica che ci fa progredire tutti. Il nostro compito sarà quello di far conoscere questa opportunità a livello nazionale, perché in tanti possano raggiungere Grosseto sapendo di poter sfruttare questo percorso. Siamo grati alla Diocesi, all’associazione Madre Teresa – conclude Luciana Pericci – e agli artigiani che hanno realizzato i supporti: collaborano da anni con noi e ogni volta ci sorprendono per la ricerca continua che svolgono e per i risultati che raggiungono”.
Il percorso si inserisce nel più complesso progetto di accessibilità alla Cattedrale, che ha avuto avvio con la realizzazione della rampa di accesso all’ingresso principale per persone diversamente abili, costrette su una sedia a rotelle o con difficoltà di deambulazione e che si è arricchito anche delle audioguide e dei qr-code, codici a barre bidimensionali nella cui memoria sono conservate una serie di informazioni sulla Cattedrale scaricabili col telefonino o lo smartphone.