SCARLINO – «Noi chiediamo solo che le industrie facciano gli investimenti necessari a garantire anche la salute e la sicurezza dei cittadini».Così Monica Faenzi (nella foto) risponde a distanza alle parole del sindaco Marcello Stella e di Luca Sani che proprio in questi giorni avevano attaccato la parlamentare di Forza Italia accusandola di disinteresse nei confronti dei lavoratori del polo industriale del Casone
«Nessuno – aggiunge la Faenzi – ha in animo di chiudere la zona industriale, nessuno lo ha affermato. Al contrario, inizia a sorgere il dubbio che continuare a far passare la posizione mia e della lista “Il Coraggio di Cambiare” per quella di chi desidera far perdere posto di lavoro ai cittadini serva a distogliere l’attenzione della nostre denunce per continuare a tenere nascoste delle verità scomode, che a sinistra, sia Stella che Sani, probabilmente conoscono fin troppo bene».
Le bonifiche e gli investimenti delle aziende, secondo la Faenzi, porterebbero nuove opportunità e non il contrario.
«È mai venuto in mente – dice ancora la Faenzi – ai signori della sinistra, tanto bravi a difendere gli amici industriali, che ogni articolo di giornale sulla radioattività, ogni pagina su internet in cui si parla di falde inquinate, di anomale morie di pesci, di arsenico e altri veleni, sia un danno incalcolabile per il turismo, l’agricoltura, l’artigianato del nord della Maremma?»
«Al posto dello Stella, che invece parla da burocrate, avrei preso il rilevatore di radioattività e mi sarei recata alla cava di Montioni, perché dubbi, sulla pelle dei cittadini, non ne vorrei proprio avere».
«Non abbiamo in mente di tagliare le gambe all’industria, ma vogliamo far guadagnare salute alle persone in primis, e all’economia locale poi. Chiediamo risposte in nome dei cittadini e vergognosamente la sinistra tace. Tace Stella, tace la Regione su cui Stella si appoggia, tace Sani, tacciono persino i ministri Pd alle mie interrogazioni parlamentari. Tace al popolo, difende gli interessi dei padroni: strana davvero questa sinistra».
Infine la Faenzi una stoccata la riserva anche all’ex sindaco Maurizio Bizzarri, adesso consulente per la Nuova Solmine. «Esiste un punto di equilibrio per realizzare tutto ciò: terzietà dei controlli, investimenti delle industrie e nessuno sconto. In alternativa c’è un incarico di consulenza alla Nuova Solmine a distanza di venti giorni dalla fine del mandato di sindaco. Io non ci sto».
E sulla questione inquinamento dell’area industriale è intervenuto anche il il club Forza Italia di Scarlino. «Chiediamo al sindaco Stella e alla sua giunta di individuare le priorità, programmare interventi concreti con date ed investimenti certi: i problemi non si risolvono con i tavoli ma con le azioni».