FIRENZE – Sulla Tirrenica la Toscana chiede un “pronunciamento chiaro, tempi certi, atti formali e impegni precisi”. Queste le richieste contenute in una mozione presentata dal governatore Enrico Rossi che il Consiglio regionale ha approvato in maniera bipartisan e con i soli voti contrari di Monica Sgherri (capogruppo Rc/Ci) e Mauro Romanelli (Gruppo misto).
Il testo arriva nel giorno in cui “portiamo all’approvazione la legge più avanzata, a livello di Paese, per il Governo del territorio”, come ha detto Rossi spiegando i contenuti e le richieste della mozione. “Chiediamo, con la massima urgenza, che il Governo produca precisi atti formali sulla realizzazione dell’autostrada Tirrenica. Una infrastruttura che aspettiamo dal 1960, strategica per l’Italia, non solo per la Toscana”, ha rilevato. E il testo parla chiaro: il Governo deve spiegare “quale proposta alternativa offre l’attuale concessionario; quali sono gli atti immediati per evitare che si ricorra alla rescissione in danno della concessione; quali azioni prendere per assicurare, nel rispetto dell’accordo di programma quadro sottoscritto solo due mesi fa da Governo e Regione, il collegamento tra l’asse autostradale e il nodo logistico di Piombino”.
Al Governo si chiede inoltre di indicare quali “azioni intraprendere in caso di azzeramento della concessione, per la messa dell’asse autostradale”.
“La mancanza della Tirrenica – ha rilevato ancora il presidente – comporta una condanna della costa ad una condizione di marginalità e di non sviluppo”. “Se si vuole riqualificare la variante Aurelia lo si faccia in modo adeguato, con ingressi e uscite equilibrate. Se poi, dopo Fonteblanda, si vuole realizzare un’autostrada, bisogna togliere il pagamento del pedaggio ai residenti. Lo avevamo già scritto nell’accordo al tempo del Governo Monti che venissero sollevati per almeno 40 chilometri”. Per il governatore la questione della Tirrenica “deve essere chiarita – ha aggiunto il presidente della Regione – Io ci sto. Con tutto l’impegno che occorre e con spirito di collaborazione. Ma per la credibilità delle istituzioni, per lo sviluppo e per il lavoro, ne abbiamo bisogno. Confido che il Governo manterrà gli impegni presi”. Rossi ha quindi chiesto “garanzie” per la realizzazione della bretella di Piombino per 50 milioni, “fondamentale anche per le infrastrutture portuali e per il polo siderurgico”.
Nella discussione sulla Tirrenica sono intervenuti anche i due consiglieri grossetani di opposizione: Alessandro Antichi (Forza Italia) e Andrea Agresti (Ncd).
“Il tempo delle chiacchiere è finito. Siamo d’accordo con il presidente Rossi per aprire una vertenza con il Governo”. Così Alessandro Antichi (Fi) che sulla Tirrenica ha ricordato essere una “soluzione condivisa con le istituzioni elette. Il Governo ha il dovere di rispondere”.
“La posizione assunta dal presidente Rossi rappresenta la stragrande maggioranza di chi abita in Maremma. La Tirrenica serve a questo territorio”. Così Andrea Agresti (Ncd) ha dichiarato il suo voto favorevole alla mozione ringraziando il governatore per gli “impegni assunti”.