FIRENZE – «Soddisfazione per l’annuncio della Vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi in merito alla modifica dei criteri di assegnazione degli alloggi Erp: ora è urgente una verifica sulla situazione reddituale degli assegnatari toscani. Dove le condizioni economiche hanno fatto venire meno i requisiti dell’assegnazione sia applicato un canone di locazione a prezzo di mercato. Il ricavato potrebbe essere impiegato per interventi negli alloggi di edilizia popolare in attesa di manutenzione che, ad esempio, nel Comune di Grosseto sono 22». Lo dichiara il consigliere regionale di Più Toscana, membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri che commenta favorevolmente l’annuncio di revisione del sistema di assegnazione degli alloggi popolari: modifica canone di affitto minimo, assegnazione regolata da Isee e non più dal reddito imponibile, punteggi più alti per affetti da handicap e per chi vive da almeno 5 anni in Toscana.
«La direzione segnata dalla Vicepresidente Saccardi trova il mio appoggio senza se e senza ma – prosegue Più Toscana -. Ma è bene prendere anche in considerazione la proposta di applicare un affitto a prezzi di mercato per quegli alloggi dove siano venuti meno i requisiti di reddito per l’assegnazione e rendere più incisivi i controlli. L’attuale applicazione del cosiddetto “canone sanzionatorio” per situazioni analoghe infatti a Grosseto riguarda 4 casi. I proventi di questa manovra dovranno poi essere impiegati per investire nel patrimonio Erp di ogni Comune, a Grosseto gli alloggi Erp sono 3.161 con casi di superamento del limite reddituale o irregolare utilizzo dell’alloggio (23 casi). Sempre nel grossetano le domande ammesse per l’assegnazione nel 2013 sono state 2.110 a fronte di 46 alloggi assegnati nello stesso anno. L’iniziativa potrebbe costituire un importante volano per l’economia dei territori comunali oltre a raggiunge l’obbiettivo di ammodernare il loro patrimonio immobiliare: a Grosseto infatti circa il 58 % dei fabbricati Erp è antecedente al 1979. La revisione dei criteri di assegnazione è stata al centro dell’azione del nostro gruppo fin dal 2010 quando presentammo una proposta di legge per fissare a 7 anni di residenza il termine necessario per accedere alle graduatorie. La nostra proposta però dopo 3 anni passati nei cassetti della Regione venne bocciata. L’idea era quella di premiare coloro che da tempo risiedono nella nostra regione tendendo ad evitare che il sostegno premiasse chi va in giro sistematicamente a caccia di prebende pubbliche. Un’azione in sostegno di chi ha scelto di stare in Toscana decidendo di partecipare alla crescita, col proprio lavoro, della nostra regione. Per queste persone, in caso di difficoltà, è giusto intervenire in aiuto. Il percorso iniziato dalla Vicepresidente Saccardi dunque rappresenta una svolta importante di cui la Toscana aveva bisogno, il nostro sarà un sostegno assicurato».