a cura di Giulia Carri
LOS ANGELES – Stefania Rosini, 39 anni di Grosseto. Da sette anni vive a Los Angeles, dove lavora come fotografa sui set cinematografici.
Quando hai cominciato a lavorare nella fotografia?
“Mentre studiavo al DAMS di Bologna. Nel 2000 ho fatto uno stage con Iguana Press, un’agenzia fotografica bolognese che lavorava solo in pellicola. Andavo in studio alle 6 del mattino per stampare le foto che alle 10 dovevano essere consegnate alle varie redazioni giornalistiche. Mi occupavo anche dell’archivio. Ho lavorato con loro tre anni, poi ho lasciato per laurearmi e proseguire la mia carriera come fotografa.”
Cosa hai fatto?
“Dopo la laurea ho mandato curricula a varie agenzie in Italia mentre facevo anche altri lavori per mantenermi. Dopo tanti curricula e poche risposte nel 2007 sono andata tre mesi a New York ospite di un’amica australiana. Rientrata in Italia per un po’ ho lavorato con un’ agenzia di Milano come foto editor, sceglievo le immagini da mandare alle redazioni, ma non era quello che volevo fare, e quando nel 2008 l’agenzia Kikapress mi ha proposto di lavorare per loro come fotografa a Los Angeles, ho deciso di partire.”
Come è stato trasferirsi a LA?
“Incredibile e tremendo. Da subito ho lavorato in grandi eventi, tappeti rossi, personaggi famosi, ma per quanto sembri un mondo scintillante, la competizione è tale che diventa una lotta per la sopravvivenza. Soprattutto non era ancora quello che volevo, fare la fotografa di scena. Dopo sei mesi sono rientrata in Italia ma avevo deciso di tornare definitivamente a LA appena possibile. Ho lavorato un’estate a Castiglione della Pescaia nel ristorante di amici il “Beccafico”, e a Settembre 2009 sono ripartita, stavolta per lavorare come fotografa sui set.”
Come è andata da allora?
“Nei primi sei mesi a LA avevo fatto amicizia con alcuni cineasti e tramite loro, quando sono tornata, ho cominciato a collaborare come fotografa su set di produzioni indipendenti. Lavoro anche come fotografa freelance per attori, website, oltre alle collaborazioni in Italia con Kika press per i più importanti giornali italiani come Tv Sorrisi e Canzoni, con il Giornalista Roberto Croci per L’Uomo Vogue, D Di Repubblica ecc… Questo dopo sette anni, ma essere freelance significa lavorare continuamente e crearsi continuamente nuovo lavoro. Il ritmo di vita è molto intenso, tutti sono dediti alla carriera prima di ogni altra cosa e questo è un aspetto di questa società per me difficile da vivere. Per quanto sia dura però, le possibilità che la città offre e vedere che il lavoro serio prima o poi dà i suoi frutti, sono motivazioni che mi incoraggiano ad andare avanti.”
Torni spesso in Italia? Ti manca?
“Torno due volte l’anno, a Natale e l’estate. Mi manca tanto. La nostra cultura, il cibo e soprattutto la mia famiglia. Vorrei tornare più spesso per stare con loro ed i miei amici. Mi piacerebbe anche lavorare su qualche set italiano, ma se qua è difficile in Italia spesso è impossibile quindi vedremo.”
A cosa stai lavorando adesso?
“Sono sul set di un film e fotograferò vari eventi, ma il progetto che mi sta più a cuore in questo momento è una mostra di beneficenza che sto organizzando a sostegno dell’Alzheimer Association. L’evento si terrà in un popolare ristorante a LA, La Poubelle e prevede un’asta dove saranno battute alcune delle mie foto di attori autografate, tra cui anche l’attore italiano Gabriel Garko. Parte del ricavato andrà all’associazione. Questa è una cosa a cui tengo molto e in cui sto mettendo molte energie perché riesca al meglio.”