di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Nuovi capitoli giudiziari potrebbero aprirsi a breve riguardo ai processi per le vittime dell’alluvione del novembre 2012 in cui, tra gli altri, persero la vita tre tecnici dell’Enel per la rottura del ponte della Marsiliana e successivamente una donna di Albinia che era stata sorpresa dall’acqua alta nella zona di Polverosa, mentre si recava a lavoro nel suo bar. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Marco Bilisari, ha accolto momentaneamente la richiesta di opposizione all’archiviazione da parte degli avvocati incaricati per la difesa delle vittime ed ha fissato una udienza per il giorno 7 novembre in cui si discuterà nuovamente di questa importante questione.
E la sorte avversa, purtroppo, ha voluto che tale discussione avverrà dopo una nuova alluvione e soprattutto dopo la morte di altre due persone che sono state travolte a Manciano dalla furia del torrente Elsa. Un evento che potrebbe essere interpretato in maniera differente e forse anche contrapposta rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare. Il giudice potrebbe continuares ulla strada dell’eccezionalità dell’evento, oppure potrebbe anche ascoltare il malcontento generale della popolazione che a gran voce sta chiedendo un riesame per verificare se realmente ci siano persone che meritano di ricevere un avviso di garanzia.
Ci sarà da aspettare una ventina di giorni in cui gli avvocati, trai quali Matteo Mittica e Lucia Biagi si occuperanno della causa relativa alla cittadina albiniese Lina Balocchi, dovranno preparare le loro arringhe per convincere la magistratura a continuare il processo che attualmente è intentato contro ignoti.