di Barbara Farnetani
ORBETELLO – Un bottino da 350 mila euro. Tanto è il valore della refurtiva rubata da una banda di cinque moldavi che aveva messo a segno una lunga serie di colpi in provincia di Grosseto e in particolar modo nel comune di Orbetello. Motori marini e biciclette perlopiù. Le indagini aveva avuto una svolta nel marzo 2013, quando un’auto diretta a Roma era stata fermata a Montalto di casto. Nell’auto c’erano due moldavi, mentre qualche chilometro indietro, a seguire la vettura, c’era un furgone che aveva svoltato prima del posto di blocco dileguandosi.
Il furgone era stato poi trovato abbandonato con dentro alcuni motori marini rubati ad Orbetello. Questo aveva portato a credere che l’auto dei due moldavi fosse collegata e anzi facesse da apripista al furgone in una sorta di staffetta. Le indagini sono andate avanti per oltre un anno, sino a quando non sono state raccolte una serie di prove sufficienti per incastrare i cinque moldavi. Tre di loro, tutti tra i 20 e i 30 anni, sono finiti in carcere mentre due sono tutt’ora inrintracciabili.
La banda era specializzata in furti di motori marini (6 in tutto) e colpi ai negozi di biciclette. Uno di loro, che faceva da basista, si era trasferito da poco a Grosseto, mentre gli altri vivono nel Lazio, uno di loro è stato arrestato a Ciampino con due bici che potrebbero far parte di uno dei molti furti messi a segno nei mesi scorsi. Uno dei cinque è stato anche incastrato da una impronta palmare ritrovata sul luogo di uno dei furti. L’accusa per loro è di furto pluriaggravato in concorso e i tre arrestati sono in carcere a Velletri e Grosseto. Si sta ancora indagando per capire se anche gli ultimi due furti di motori a Fonteblanda siano da attribuire a questa banda.