di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – La seconda alluvione di Manciano ed Albinia, tra i suoi effetti, ha avuto anche quello di riversare un una grande quantità di detriti in mare. Gran parte di questi si sono spiaggiati e localizzati sulla costa del Monte Argentario, creando difficoltà alla navigazione ed alla piccola pesca professionale. Un situazione critica che, seppur non confrontabile con i danni subiti dalle zone interne, costituisce un grande problema di risolvere.
Circa 1000 le tonnellate di rifiuti stimate dai tecnici del Comune argentarino il quale dovrà pensare a rimuovere il tutto dalle foci dei suoi fossi e dalle coste, e per i quali anche il sindaco Arturo Cerulli ha richiesto un finanziamento alla Regione Toscana per coprirne le spese: «Noi, i soldi che ci sono stati dati in passato li abbiamo già tutti utilizzati – esordisce Cerulli – ma adesso anche qui ci sarà bisogno di ulteriori fondi per pulizia, manutenzione e, non ultima, messa in sicurezza di altri luoghi del promontorio che risultano a rischio. Per questo abbiamo spedito una relazione in Regione Toscana in cui si evidenziano tutte le spese che dovremo sostenere. Come non è pensabile che i rifiuti restino sulla costa, non è nemmeno pensabile che non si proceda alla pulizia e manutenzione dei fossi che spetterebbe a qualcun’altro. Oltre a questo abbiamo segnalato nuove criticità per le quali il nostro territorio necessiterebbe di quasi 10 milioni di euro di lavori. La messa in sicurezza del “canyon” in Porto Santo Stefano, il completamento della messa in sicurezza fosso del Pozzarello e di quello del Campone, Boccadoro a Porto Ercole, frana al Siluripedio in Porto Santo Stefano, tutti interventi che sarebbero necessari per aumentare la tranquillità per gli abitanti del nostro Comune. Capisco che la cifra è considerevole – insiste Cerulli – ma il problema di tutte le amministrazioni comunali sono i soldi a disposizione. E senza quelli non si può certo riuscire a garantire la sicurezza e pulizia che tutti i cittadini e i lavoratori di terra e di mare meritano di avere».