FOLLONICA – «Confermo di non aver ricevuto nessuna notizia di allerta meteo nella giornata di sabato 11 ottobre». Il sindaco di Follonica è furioso, arrabbiato e anche preoccupato. L’ondata che ha colpito Follonica nella notte tra sabato e domenica non è stata preceduta da nessuna allerta. Andrea Benini è sicuro e non gli è affatto piaciuto la presa di posizione della Protezione Civile che proprio ieri aveva invece ribadito di aver avvisato il comune del Golfo.
«Il comunicato diffuso dalla Protezione civile regionale mi inquieta e mi fa arrabbiare – afferma il sindaco di Follonica Andrea Benini – perché ribadiscoe confermo di non aver ricevuto nessuna notizia di allerta meteo nella giornata di sabato 11 ottobre. Confermo invece di aver ricevuto svariati sms di allerta meteo dalla protezione civile regionale nella giornata di domenica 12 ottobre , relativi a lunedì 13 ottobre, e per questo domenica pomeriggio ho emesso una ordinanza di chiusura delle scuole».
«Sabato nulla, né a me né al dirigente responsabile della protezione civile Luigi Madeo: e non parlo di fax o comunicazioni email (comunque neanche quelle arrivate), ma dei facili e veloci sms, come oramai la Protezione civile utilizza per ovvia velocità di arrivo, lettura e conseguente azione».
L’unica cosa che si è verificata, alle 23,25 di sabato 11 ottobre, spiegano dagli uffici comunali, è stata una telefonata da parte di un tecnico della Protezione civile di Grosseto al tecnico Rossano Margheriti, telefonata che Margheriti ha formalizzato questa sera (ieri sera, ndr) al sindaco con le testuali parole: “Alle 23,25 di sabato sera sono stato contattato telefonicamente dalla Protezione civile della Provincia di Grosseto , la quale mi informava che pur in assenza di allerta meteo, era stato rilevato a Pomarance, in provincia di Pisa, un cumulato di piogge di 100mm. Il tecnico della Provincia – continua il report di Margheriti – mi comunicava poi che, avendo notato questo dato, per loro scrupolo e per coscienza, si premuravano di dirlo con la telefonata ai comuni della Provincia”».
«Questo è quanto è successo – aggiunge Benini –, e questo è quanto secondo il comunicato diramato a posteriori, dopo quanto successo sabato, la Protezione civile regionale si è preoccupata di definire come massima diffusione ai comuni. Ritengo di dover sottolineare che noi abbiamo sempre vigilato, ma dire che gli uffici di Protezione Civile regionale e provinciali si erano attivati affinché fosse data la massima diffusione al bollettino di criticità, tanto che lo stesso Comune alle ore 23.25 del venerdì sera era stato invitato dalla Protezione civile provinciale telefonicamente a prendere visione del bollettino, mi pare una forzatura».
«Anche perché a Follonica tutto è accaduto dopo un quarto d’ora dalla telefonata informale, e comunque la protezione civile locale si è attivata immediatamente tanto che alle 24.45 era già operativa. Ora alle talvolta, e purtroppo, inattendibili previsioni meteo si stanno aggiungendo anche telefonate “di buon senso” che poi diventano telefonate ufficiali all’occorrenza? Questo mi pare proprio un voler scaricare responsabilità qualora accada qualcosa di non previsto, come sabato sera a Follonica».
«Voglio infine sottolineare che la prontezza del nostro sistema di protezione civile, locale, è stato ampiamente dimostrato anche in questo sciagurato fine settimana, tanto che dopo solo 12 ore dall’evento, di intensità particolarmente rilevante, la città è stata rimessa nelle condizioni di funzionare, seppur con i segni del danno subito e ancor oggi in fase di ripristino. Quindi il sistema era pronto, vigile ed operativo al momento del bisogno, anche in assenza di ufficiale allerta meteo. Di fronte ai problemi e alle emergenze, e nelle ultime ore addirittura alla tragedia della morte, dobbiamo solo pensare – in una logica di collaborazione istituzionale e di alleanza civile – ad occuparci dei problemi della nostra gente e non fermarci in inutili e tristi scaricabarile».