SCARLINO – Anche i sindaci dei due territori interessati dalle attività della Tioxide, stiamo parlando di Scarlino dove ha sede l’impianto, e di Follonica, la città più vicina in linea d’aria allo stabilimento che produce biossido di titanio, pretendono chiarimenti sul caso emerso sulla stampa di presunta radioattività legata al ciclo produttivo della multinazionale, su cui indaga anche la procura di Grosseto.
L’Arpat in una nota di oggi ha spiegato che le misurazioni della radioattività riguardano le “tele filtranti” (Leggi Tioxide, l’Arpat chiarisce: Indagini su tele filtranti. Nessun residuo nei gessi rossi e bianchi), ma i due primi cittadini Marcello Stella e Andrea Benini hanno già richiesto un incontro urgente proprio per parlare con i tecnici di Arpat e Asl.
«Non avevamo notizia di queste indagini – scrivono – e ovviamente siamo preoccupati, così come lo sono i nostri concittadini. Stiamo attivando tutte le verifiche contattando gli enti preposti e abbiamo già richiesto un incontro urgente con Asl e Arpat, ma anche un chiarimento immediato all’azienda scarlinese. La nostra attenzione è altissima, come compete al nostro ruolo e alla nostra coscienza. Non vogliamo fare valutazioni ulteriori prima di aver avuto informazioni certe, dopodiché faremo quello che è in nostro potere per dare sicurezza e tranquillità ai cittadini».