FOLLONICA – Coach Vichi è alla sua quarta stagione consecutiva ala guida di Follonica, in preparazione per il campionato di Promozione. «Per quest’anno è veramente difficile fare dei pronostici perché il campionato di Promozione sarà particolarmente affollato visto il gran numero di rinunce alla C e D e di squadre che potrebbero decidere di iscriversi alla Promozione anziché alla I°Divisione – osserva il tecnico -. Ai miei ragazzi chiedo soprattutto impegno, serietà nei comportamenti, costanza mentale durante gli allenamenti, disponibilità al sacrificio convinto che da questa base di partenza possano arrivare buoni risultati in campionato. Inoltre sto cercando di inserire sempre di più i ragazzi del nostro settore giovanile perché questa è la mia convinzione nonché quella della Società Follonica Basket».
Allargando il campo alle altre squadre quali vede come potenziali protagoniste? «Calendario alla mano mi sento di poter dire che 2 squadre molto attrezzate sono Stagno e Venturina; inoltre il campionato di Promozione è veramente competitivo basti pensare che lo scorso anno è retrocesso San Miniato che pure tra le sue fila annovera un giocatore come Santoni un vero lusso per la categoria». Può dirci quali sono stati i movimenti in entrata ed in uscita della sua squadra? «Quest’anno due dei senatori Francardi Lorenzo e Querci Leonardo con trascorsi anche in C1 e C2 per motivi di lavoro saranno utilizzabili solo part-time, inoltre non avremo con noi Edoardo Cini per motivi di studio dato che frequenterà l’università a Bologna mentre rientrano in sede Francesco Cini, Simone Speroni e Valerio Santini un ’96 con trascorsi giovanili al Don Bosco Livorno».
Che tipo di basket cercherà di far giocare alla sua squadra? «Voglio una squadra che giochi un basket semplice basandosi sulla corsa, aggressività, difesa e contropiede. Questo richiede un grande sforzo fisico e un roster profondo con rotazioni frequenti e minutaggi significativi anche per la panchina visto il dispendio fisico che tale tipo di basket richiede. Dovremo inoltre essere in grado di sviluppare anche dei giochi d’attacco più elaborati quando la situazione del campo ce lo imporrà».