GROSSETO – «La scelta di pedonalizzare piazza della Palma e il centro storico è giusta e rappresenta un punto di partenza – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – per migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e per ridurre inquinamento e incidentalità. Il periodo di prova che si concluderà a inizio novembre dovrà dare il via al vero progetto di chiusura del centro, trasformandolo anche in un luogo più sicuro e piacevole per le famiglie. Anche a Grosseto, infatti, un numero sempre crescente di persone è fortemente interessata a una migliore qualità della vita che passa anche dalla pedonalizzazione e dalla creazione di zone 30 e piste ciclabili. Continua ad aumentare, da questo punto di vista, il numero di bici circolanti e di giovani famiglie e di anziani che desiderano una città più sostenibile e vivibile, oltre che meno inquinata».
In tutta Italia, soprattutto nelle grandi città, sono già state prese decisioni importanti e strategiche per la mobilità sostenibile, come la pedonalizzazione dei Fori imperiali a Roma, o alla riduzione totale del limite di velocità a 30 chilometri adottato a Catanzaro e Reggio Emilia, o addirittura la chiusura di arterie principali e l’estensione della ztl a Milano, Udine e Modena. Legambiente ribadisce a tal proposito che il lavoro sulla mobilità sostenibile cominciato con la chiusura del centro storico deve proseguire anche con l’estensione della zona a traffico limitato al secondo anello della città, oltre ad aumentare le strade con il limite di velocità a 30 km. È necessario, infine, incrementare i controlli sia nelle zone 30 che nelle Ztl diminuendo allo stesso tempo i permessi per le troppe auto che continuano a circolare nell’attuale Ztl.