GROSSETO – Si è conclusa a Principina Terra, l’assemblea congressuale delle Pubbliche Assistenze Toscane. Al termine delle operazioni di voto ecco la composizione del nuovo consiglio regionale. Consiglieri candidati (tra parentesi il numero delle preferenze): Attilio Farnesi (268), Andrea Lavecchia (245), Dimitri Bettini (191), Marco Agostini (186), Andrea Nuti (181), Duccio Giannettoni (144), Stefano Maurizio Tusini (134), Chiara Bianchi (124), Roberto Poggiani (117), Patrizio Ugolini (88), Antonio Amabile (81), Daniele Maria D’Andrea (77), Graziano Pacini (75), Lamberto Moretti (74). Consiglieri di diritto: Maya Albano, Simone Bianchi, Valerio Calderini, Alberto Ceccherini, Giulia Fanti, Giulia Favi, Ernesto Ferrini, Filippo Fiorani, Paolo Magagnini, Alessandro Moni, Anna Lisa Nocentini, Carlo Traditi, Daniele Vannozzi.
Collegio dei sindaci revisori – Effettivi: Nadia Vannucci (196), Riccardo Bianchi (128), Giuseppe Tammaro (86); supplenti: Angelo Nicoletti (76), Arianna Menconi (66).
Collegio dei probiviri: Giovanni Meniconi (210), Massimiliano Plicanti (90), Marta Martinuzzi (86), Luciano Battaglioli (84), Cristiano Cecchini (48).
Il nuovo consiglio regionale, alla prima seduta eleggerà il presidente che resterà in carica per i prossimi quattro anni.
Nelle sue conclusioni, prima dell’apertura delle urne il presidente del comitato regionale, Attilio Farnesi, ha espresso gli auspici per il lavoro della prossima consigliatura: “Il comitato regionale deve essere sempre più impegnato nel sostenere e supportare le associazioni. Sostegno e vicinanza alle nostre associazioni che hanno necessità, e grande attenzione ai volontari che sono la vera risorsa del movimento. Solo mentre noi siamo qui riuniti a discutere del futuro delle Pubbliche Assistenze, più di mille volontari sono impegnati sulle ambulanze, sui mezzi di protezione civile, nel sociale e nella donazione del sangue. Per il futuro penso a un rapporto ancor più stretto coi i presidenti, a momenti di formazione per quanto riguarda fiscalità e amministrazione. E per il movimento nazionale, siamo pronti a dare tutto il nostro supporto in un momento delicato dove si discute di riforma del III settore con ampie aperture all’impresa sociale. Se è comprensibile l’apertura del governo all’impresa sociale, come strumento per soddisfare la fame di lavoro del Paese, dobbiamo capire quale ruolo si attaglia al volontariato in questo contesto. Crediamo inoltre sia necessario dialogare con il Governo perché al volontariato sia riconosciuta una fiscalità di vantaggio”.