GROSSETO – Sostenere lo sviluppo rurale aiuta a preservare l’ambiente anche contro i disastri idrogeologici. Sono queste considerazioni rese note dal comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Alessandro Baglioni, che trovano il pieno appoggio di Coldiretti Grosseto.
“Lo diciamo da anni – rilancia Francesco Viaggi, presidente della federazione provinciale – lo spopolamento forzoso delle aree montane e collinari a favore della città e dei suoi mestieri nuoce alla Maremma, al suo territorio e alla sua economia. L’approccio di Firenze e di Roma sulla questione sviluppo rurale produce proprio tutto questo. Perdita di produzioni di eccellenza quindi perdita di Pil, disastri idrogeologici per mancanza di manutenzione sul territorio”.
Il fenomeno é ben conosciuto ed é oggetto di un’azione politica serrata da parte delle sole associazioni, enti e amministrazioni maremmane. Fuori dai confini pare che a nessuno interessi più di tanto. “Anzì – prosegue Viaggi – ogni misura dei vertici regionali e nazionali sembra andare nella direzione opposta. Lo vediamo sulla questione predazioni che la Regione affronta con molta flemma mentre stanno chiudendo allevamenti ogni giorno. Lo stesso Pit (piano integrato del territorio) elaborato a tavolino come se si dovesse realizzare un giardino e così via”.
Ci sono leggi, atti e interventi che competono a organismi superiori a quelli territoriali a cui attenersi per rispetto della legge, questa la posizione di Coldiretti, che però niente hanno a che vedere con i reali bisogni delle aree interessate. Una riprova, sempre secondo il sindacato degli agricoltori, sono proprio le dichiarazioni di Baglioni. Uomo dello Stato che vive il territorio e che ne comprende le esigenze di tutela diversamente da chi legifera altrove. La miglior difesa per il territorio? La vita quotidiana di chi lo abita. “Questa frase – conclude Viaggi – ci piace e la facciamo nostra. Perché é proprio lo slogan ideale della nostra azione, da sempre”.