GROSSETO – È stato approvato questa mattina dal Consiglio comunale il nuovo Piano 2014-2016 per le alienazioni di immobili di proprietà dell’ente considerati non più idonei per usi istituzionali. Complessivamente la stima delle entrate dalla dismissione di questi beni è di circa 4 milioni e 400mila euro. Alcuni degli immobili sono stati sottoposti a nuove perizie di stima anche in considerazione della loro mancata vendita in precedenti aste pubbliche e altri sono stati aggiunti.
Ai beni già messi a bando nelle scorse settimane, ovvero:
• podere “La Scagliata” con fabbricato principale ad uso abitativo e in parte rurale, annessi e porzioni di terreno agricolo (115mila euro);
• ex circolo Arci “E. Boschi” in via Fabio Massimo (92mila euro);
• terreni agricoli vicino a Batignano, in località Stertignano (297.500 euro);
si aggiungono infatti altri immobili, quali:
• area destinata a parcheggio in via Eritrea con possibilità di divisione in 4 lotti separati (230mila euro);
• terreno edificabile a Rispescia, zona via Italia-via dello Statuto (288mila euro);
• area a Marina con destinazione residenziale sociale ex Peep in via Bramante (782.850 euro);
• area a Marina con destinazione residenziale sociale in via Montreuil (593.325 euro)
e ancora • concessione diritto di superficie per 40 anni (rinnovabili altri 40) di un’area comunale sportiva con accesso da via Senese. Nel bando si dovrà prevedere una modalità di pagamento sul valore del diritto di superficie per i primi 10 anni in un’unica soluzione e poi in 20 rate annuali (1,4 milioni di euro).
«La dismissione delle due aree destinate a edilizia residenziale sociale a Marina di Grosseto – spiega il sindaco Emilio Bonifazi – risponde a un obiettivo preciso dell’amministrazione comunale e cioè il recupero di zone urbane da riqualificare, impedendo ogni tipo di speculazione. Per questo saranno previste regole e vincoli nel futuro bando rispetto alla vendita degli alloggi da realizzare. Una grande opportunità per una zona significativa della località balneare».
«Attraverso il Piano di alienazioni – ha spiegato il vicesindaco Paolo Borghi – puntiamo non solo alla vendita di ciò che non è più considerato utile e utilizzabile da parte dell’ente, ma anche a una generale riorganizzazione delle proprietà comunali, utilizzandole al meglio, come nel caso degli spostamenti di uffici e della riduzione degli affitti passivi. Allo stesso tempo lavoriamo per favorire la riqualificazione di alcune aree del territorio come nel caso di Marina, scelta peraltro particolarmente attesa dai cittadini. O come con l’acquisizione dell’area di piazza San Francesco altra scelta da inquadrare nell’ambito della politica di riordino del patrimonio pubblico».