CINIGIANO – «Non ne conosco il contenuto specifico ma ogni indagine è benvenuta per accertare eventuali responsabilità, e garantire il rispetto dei parametri nella produzione energetica da parte delle aziende agricole che operano sul nostro territorio in questo nuovo campo». Così il presidente della Provincia Leonardo Marras interviene sul sequestro dell’impianto a biomasse di Cinigiano. «Già da tempo la Provincia di Grosseto, con l’approvazione del Piano territoriale di coordinamento ha deciso di incentivare gli impianti alimentati a biomasse direttamente connessi all’attività agricola, dopo aver proposto un protocollo d’intesa sottoscritto da Comuni e Associazioni di categoria per realizzare il cosiddetto distretto delle rinnovabili».
«Ciò che ha contraddistinto il nostro approccio – prosegue Marras -, è stato il vincolo stretto tra attività agricola e l’opportunità di vedere autorizzate le centrali a biogas, che per la parte prevalente devono essere obbligatoriamente alimentate da produzioni aziendali, siano esse produzioni principali che sottoprodotti (ramaglie, liquami da allevamento, etc.). È evidente che se qualcuno non rispetta le autorizzazioni o mette in atto pratiche fraudolente, questi dev’essere sanzionato. Così come è chiaro che eventuali comportamenti scorretti, non mettono in discussione la bontà di una scelta ispirata a buone pratiche ambientali e alla capacità delle aziende agricole di diversificare il loro ambito di attività».