GROSSETO – «I progetti validi devono avere un seguito. Il progetto ‘Un mare di laghi’ ha dimostrato la sua efficacia su tutti gli attori coinvolti per questo come presidente della Regione sono a impegnarmi per estendere questa iniziativa a tutti i laghi lombardi». Così Roberto Maroni presidente della Regione Lombardia durante il suo intervento al Convegno conclusivo di “Un Mare di Laghi” un progetto ideato dall’associazione Vela Insieme e realizzato grazie alla sensibilità della Regione Lombardia, dell’Asl di Varese e al contributo del Comune di Sesto Calende. 40 ( 20 a sviluppo tipico e 20 con disabilità cognitive ) i giovani che hanno partecipato all’iniziativa: due uscite in barca a vela sul lago Maggiore prima, e una crociera, sempre in barca a vela, nel Mar Tirreno poi. In entrambi i casi gli equipaggi erano misti, disabili e non,ed erano accompagnati da uno skipper, un aiuto skipper e un educatore. «In un mondo dove la parola inclusione spesso rimane un concetto astratto – ha sottolineato nel suo intervento la direttrice generale della Asl di Varese Paola Lattuada – il progetto organizzato da Vela Insieme in collaborazione con la Asl di Varese dimostra che la diversità è solo frutto di pregiudizi».
Il Convegno che si è svolto a Villa Cagnola in provincia di Varese, è stato il momento finale del progetto di Velaterapia lombardo e ha teso a illustrare i dati rilevati dal monitoraggio sui partecipanti, sia normodotati che disabili. Lo studio è stato effettuato seguendo i parametri previsti dalla Comunità Scientifica Internazionale. «Ciò che distingue il progetto di velaterapia di “Un mare di laghi” – ha commentato il presidente dell’associazione Vela Isieme Bruno Brunone – da altre iniziative di solidarietà è che noi abbiamo voluto creare qualcosa che mettesse davvero fianco a fianco normodotati e disabili nella barca a vela dove ognuno dipende dagli altri e per questo le diversità di fatto svaniscono». Oltre 120 i partecipanti al Convengo, tra i presenti i genitori dei ragazzi, medici, psicologi e insegnati, testimonianza del valore dell’iniziativa sia sotto il profilo della socializzazione che dell’aumento dell’autostima e dell’autonomia. A caratterizzare il progetto “Un Mare di Laghi” oramai non più iniziativa pilota ma appuntamento che, come confermato da Maroni sarà esteso anche agli altri laghi della Lombardia, l’inserimento dell’arteterapia e del diario di bordo strumenti per conoscersi, interagire e una testimonianza da rileggere una volta a terra.